Assiriologo (Amburgo 1825 - Parigi 1905). Studiò in università tedesche; dopo essersi stabilito in Francia, prese parte (1851) alla missione archeologica francese di F. Fresnel in Babilonia, i cui risultati [...] pubblicò (1854) nella Expédition scientifique en Mésopotamie. Naturalizzatosi francese, fu nominato (1874) prof. di filologia e archeologia assire nel Collège de France. Pubblicò una grammatica assira ...
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Letterato (Messina 1592 - ivi 1670) vissuto a Roma e a Venezia; dopo i due idillî Endimione e Arianna (1611) scrisse poemi (più notevole di tutti Babilonia distrutta, 1624) e poemetti (La via lattea, 1614); [...] le Rime, pubblicate nel 1619 e le Poesie liriche del 1646 rivelano la sua grande ammirazione per G. B. Marino, a difesa della cui opera scrisse, contro l'Occhiale di T. Stigliani, L'Occhiale appannato ...
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Traduzione del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt) che significa «capo dell’esilio», dato al capo supremo degli Ebrei rimasti in Babilonia dopo l’esilio. La carica è attestata almeno [...] dalla metà del 2° sec. d.C., ma ha certamente origini precedenti. Rappresentante degli Ebrei presso il governo del paese e insieme loro giudice supremo, l’e., di cui la tradizione affermava la discendenza ...
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m. 280 a.C.) seguì Alessandro Magno nella spedizione in Asia (334-323) e alla morte del sovrano, nella divisione dell’impero fra i diadochi, ebbe la satrapia di Babilonia. Nel conflitto tra Antigono ed [...] vittoria ottenuta a Gaza dai diadochi coalizzati contro Demetrio Poliorcete, figlio di Antigono, Seleuco recuperò il dominio della Babilonia, estendendone i confini alla Susiana e Media; da questa riconquista (312) ha inizio l’era regale seleucidica ...
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È il nome babilonese imposto ad Azaria, uno dei tre compagni di Daniele in Babilonia (Daniele, I, 7). Ma quasi certamente in questo nome è incorso un errore d'amanuense, come spesso in nomi stranieri entrati [...] nell'ebraico biblico; esso deve stare invece di ‛Ăbhedh Neblō "servitore di Nebo" ossia Nabu, che era uno dei principali dèi babilonesi. In tal forma il nome è regolarmente babilonese, ed è stato difatti ...
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MITRAISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione del dio iranico e persiano Mithra quale si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi a Babilonia, si compì specialmente [...] in Asia Minore al tempo della diaspora iranica (dopo la caduta dell'impero persiano degli Achemenidi nel 330 a. C.) e al contatto con l'ellenismo. Al sincretismo religioso iranico-babilonese (assimilazione ...
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Seleucia (gr. Σελεύκεια) al Tigri (od. Tell Umair) Città fondata nel 312 a.C. da Seleuco I come capitale del suo regno, a 70 km da Babilonia sulla riva dell’antico corso del Tigri, sul sito di un’anonima [...] città mesopotamica e presso il centro indigeno di Upi-Opis. Fu importantissimo centro di commercio e raggiunse, al tempo di Plinio, i 600.000 abitanti. Caduta in mano partica già nel 129 a.C. andò gradualmente ...
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SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] si connettono gli scritti sul calendario, scritti polemici occasionati dal contrasto del dottore palestinese Ben-Mē'īr coi dottori di Babilonia (v. Malter, op. cit., pp. 351-353,409-419).
Altre opere polemiche: A) In arabo: 1. Libro della distinzione ...
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GĔ'ŌNĪM (in ebr. "eccellenze", sing. Gā'ōn)
Umberto CASSUTO
Titolo dato nell'epoca successiva alla redazione scritta del Talmūd ai capi delle accademie giudaiche di Babilonia. Quando precisamente cominciasse [...] a essere usato questo titolo, non è sicuro; una fonte relativamente tarda lo attribuisce ai capi dell'accademia dal 589 d. C. in poi; ma sembra probabile che questa fonte proietti con ciò nel passato un ...
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Tredicesimo re di Giuda (715-687 a. C.), figlio di Acaz, tentò di recuperare al regno la piena indipendenza. Fidando nelle difficoltà che impegnavano gli Assiri in Babilonia e nell'alleanza egiziana, sospese [...] il pagamento dei tributi agli Assiri e diede vita con Sidone e Ascalona a una coalizione contro di loro. In previsione dell'inevitabile ritorsione assira, provvide a consolidare le fortificazioni di Gerusalemme, ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...