Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] libro da viaggio, tra tazza di caffè e tazza da caffè, ecc.;
(b) è la lingua romanza in cui sono più numerosi i derivati (parasintetici e (dall’ingl. to scroll «far scorrere, srotolare»). D’altro canto, alcuni verbi in -e- e in -i- sono sostituiti ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] assegnata all’Oriente ha corrisposto da un canto alla creazione di una specifica categoria d.C., Torino, Einaudi (ed. orig. The spice trade of the Roman Empire: 29 B.C. to A.D. 641, Oxford, Oxford University Press 1969).
Pagliaro, Antonino (1943), ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] dalla sua istituzione (508-507 a.C.). Il che d'altro canto implica nella Grecia tra i secoli V-IV a.C. un cosiddetta lineare, distinta in lineare A (attestata a Creta) e lineare B (diffusa sia a Creta che nel Peloponneso). Intorno al 1500 sono ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] preso).
Le classi in -e- e in -i- mostrano d’altro canto affinità (per es., nelle terze persone dell’indicativo presente: crede, parte; triade favola, fola, fiaba: la terza forma conserva -b- in un insieme che è per altri versi popolareggiante. L ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] elemento nell’intervallo fra l’epoca A e l’epoca B. Si avrà, nel primo caso, una grammatica sincronica (o tĭmēs, per effetto palatalizzante di -s), in parte per analogia (canti < cante [desinenza arcaica che Dante impiega in rima] < cantas). ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] indicare i rapporti fra parole (in primo luogo l’➔ accordo);
(b) gli affissi tendono a cumulare più funzioni;
(c) c’è acido, arido, limpido, pallido, putrido, timido. D’altro canto l’individuazione di affissi ancora produttivi (per es. -mento, ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] vista, come ad es.:
(a) presenza ~ assenza di accento;
(b) parlato lento ~ parlato veloce;
(c) parlato letto ~ parlato (più , Silvia (2003), Vocali d’Italia. Una prima rassegna, in Voce canto parlato. Studi in onore di Franco Ferrero, a cura di P. ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] O’Kelly 2002: 37-70; Marx 2000 a; Marx 2000 b), tanto da essere chiamata altera Florentia (ted. Elbflorenz, « opera buffa, crea per la prima volta in Europa sulle ali del canto e della musica un pubblico comune di spettatori, e anche di ascoltatori ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] ».
Ma è poi tutto il plurilinguismo e il pluristilismo dei due canti che si rifà ad Alighieri, con forme e costrutti arcaizzanti (clamare , text by R. W. Crump, notes and introduction by B.S. Flowers, London, Penguin Books.
Santillana, Iñigo, López de ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] l'idea del gesto quale 'lingua universale'. D'altro canto, nel caso di alcuni semplici bisogni umani, pochi elementari 16, 1977, pp. 219-236.
Givens 1978: Givens, David B., Social expressivity during the first year of life, "Sign language studies", ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...