Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] a salire gli eletti e ricacciano i reprobi, che dal canto loro sono tirati dabbasso a opera dei diavoli. Nel settore (Perugia), Spoleto 2005
Michelangelo's Last Judgment, ed. M.B. Hall, Cambridge 2005
Vittoria Colonna e Michelangelo, a cura di ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] delle teorie linguistiche generali, determinato in sede teorica da B. Croce, in sede specifica da H. Schuchardt, F altra, bensì l’elaborazione che solo la prima subisce. Come il canto e la novella, così un oggetto o un’immagine di autore anonimo ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] polemica con l’idealismo di J. Royce, ebbe come maggiori esponenti R.B. Perry e W.P. Montague, che insieme ad altri ne enunciarono nel amaro di G. De Santis, spaccato di vita tra canto e protesta sullo sfondo delle risaie piemontesi. A partire dagli ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] «Crin d’oro crespo…») a poemi interi (come l’Eneide travestita di G.B. Lalli). Tra i cultori della p. nel 20° sec.: L. Folgore, , particolarmente diffuso nel 16° sec., che utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] 1921; G. Fara, L'anima musicale d'Italia, Roma 1921; G. Cocchiara, L'anima del popolo italiano nei suoi canti, con musiche di F. B. Pratella, Milano 1929; J. Tiersot, La chanson populaire, in Encyclopédie de la Musique, Parigi 1930; A. Bonaccorsi, L ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] utenza e della committenza. D'altro canto la transitorietà e la contemporanea sistematicità della un televisore acceso con lo schermo rivolto verso il muro ma senza programmi; di Acconci, B. Beckley, T. Fox, W. Wegman (New York, 93 Gran Street, 1971); ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] '', non appaiono meritevoli di un'analisi critica. D'altro canto il m., dalla fine del 19° secolo al primo S. Bernardi, ivi 1976, pp. 111-21; J. M. Borga, B. Martinand, Affiches du cinéma français, Parigi 1977; Le Café concert, Catalogue de ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] con quelli dei precedenti drammi. C. Fry dal canto suo, continua a puntare sulle sue innegabili risorse di The complaisant lover, 1959) sempre impegnato su problemi religiosi e morali; W.B. Browne (The holly and the ivy, 1950; A question of fact, ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] questo in un periodo che ha visto d'altro canto uno sviluppo senza precedenti della visibilità dell'arte contemporanea: pp. 47-48; P. Virilio, Esthétique de la disparition, Parigi 1980; B. Brock, The end of the avanguarde? And so the end of tradition ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] tra le umane debolezze. Figlio di Crono e di Rea - cantava di lui il mito (v. anche cibele) - fu allevato in Röm. Mittheil., I suppl., Monaco 1931, Per lo Z. di Tindari: B. Pace, Arti ed artisti della Sicilia antica, in Memorie Lincei, s. 5ª, XV ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...