La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] (Pellegrini 1880), Giuseppe Morosi, curando una raccolta di canti in griko (Morosi 1870), concludeva sostenendo un’affinità tra /p t k/ e /b d g/, soggette a neutralizzazione di sonorità se scempie e intervocaliche (tranne /b/ che è quasi sempre lunga ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] etici e politici: Pindaro è il poeta del mito. Dal canto suo, Saffo «fu soltanto la poetessa dell’amore e della di G. Morelli - F. Perusino), in G. P. Scritti minori, a cura di B. Gentili - G. Morelli - G. Serrao, II, Roma 1978, pp. 393-399, ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] quel termine faccia riferimento uno e un solo concetto; (b) sintetica, di modo che si possa abbreviare il discorso parole delle arti figurative, dell’architettura, della musica, del canto e, in misura minore ma non meno significativa, della cucina ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] onte / ch’ei preparava, gli fe’ lieta ciera (Tassoni 19242: canto VIII, ottava 73)
(8) Un giovane catecumeno, Celtizio, rapì una l’effetto che esse hanno su di lei la porta ora a chiedere aiuto
b. Sara non ce la fa più. Tanto che l’effetto che ?esse ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] L’innamoramento di Orlando I, 21, 59, vv. 3-4)
(b) Poco significa «in misura esigua, scarsa o insufficiente rispetto a una norma ma in modo ancora più indeterminato:
(42) Giudica tu nel canto
qual più vaglia di noi (Pietro Metastasio, La gara)
(43) ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] , [ˈkɒŋto], per canto (ma cfr. anche più avanti il tratto c); [ˈkɑldo] o [ˈkɒldo], per caldo;
(b) pronuncia di e, specie lessicali, occorre distinguere:
(a) i casi di uso medio;
(b) quelli di ➔ italiano popolare;
(c) quelli con valore espressivo- ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] che operano sulle lingue romanze, ritengono d’altro canto che la grafia separata rappresenti un grado di lessicalizzazione cioè con un significato non ricavabile dalla somma dei suoi componenti.
(b) I passaggi da una parte del discorso a un’altra (è ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] caratteristiche peculiari: /v/ è fonema distinto da /b/; le occlusive intervocaliche /b/ e /g/; sonorizzazione fonosintattica di /k/ flessiva nella prima persona singolare del presente indicativo (cant «canto», tem «temo»); la desinenza -au della ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] all’espressione di nomi di attività manuali di tipo tradizionale;
(b) -aro. Originariamente variante non toscana di -aio, ne e aggettivi tratti dal participio presente in serie quali canto / cantare / cantante ha favorito la formazione di un suffisso ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] cambiamento: fare punto, fare punto e a capo, mettere punto. D’altro canto, il punto «tende a invadere il campo di altri segni, come il del lessema (f.lli = fratelli, chiar.mo = chiarissimo);
(b) per compendio, dove il punto si trova alla fine di « ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...