Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] predizione e il racconto del suo triplice rinnegamento prima del canto del gallo. Ma particolare importanza hanno assunto i passi inoltre simbolo della Chiesa (v. navicella, nel sign. 1 b), le catene, il gallo, la croce capovolta del martirio, la ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] sul finire del 19° sec., dallo strutturalismo di E.B. Titchener, secondo cui le sensazioni, sulla base dell’attenzione quando due p. legate fra loro nella realtà (per es., il canto e la forma di un uccello) non vengono considerate tali dal soggetto ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] l’opéra-comique (spettacolo misto con parti recitate e cantate che prende il nome dal teatro parigino deputato a A.P. Borodin, N.A. Rimskij Korsakov, P.I. Čajkovskij) e slava (B. Smetana, A. Dvořák, L. Janáček).
Gli sviluppi di fine Ottocento e le ...
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Disciplina che si occupa dello studio unitario dei processi riguardanti «la comunicazione e il controllo nell’animale e nella macchina» (secondo la definizione di N. Wiener, 1947): partendo dalle ipotesi [...] l’attività volontaria e quella riflessa da un canto, e i fenomeni di regolazione, stabilità e adattamento interni, cioè di organi interni capaci di modificarne lo stato; b) che il sistema sia in grado di rilevare quantitativamente la differenza ...
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Impiego della misura quantitativa nell’indagine economica. Il termine è stato introdotto nel 1926 da R. Frisch.
Cenni storici
Tentativi sistematici di esprimere i fenomeni economici in forma quantitativa [...] critico dei modelli teorici sottoposti a verifica. D’altro canto, l’uso sempre più esteso delle tecniche econometriche è stato scientifiche e che facilita il confronto fra teorie rivali; b) previsione, come base dell’azione, usando modelli stimati ...
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Biologia
Per l'imprinting genomico ➔ imprinting genètico.
Zoologia
In etologia, particolare forma di apprendimento che si realizza in un periodo determinato della vita (in genere subito dopo la nascita), [...] Aix sponsa i piccoli ancora nell’uovo subiscono i. dal canto della madre durante la cova. Nelle specie a prole inetta periodo sensibile, trascorso il quale esso non può più realizzarsi; b) l’i. è irreversibile: la nozione acquisita viene conservata ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] principe A. M. Melzi a Milano per perfezionarsi sotto la guida di G. B. Sammartini. Nel 1741 il G. esordì a Milano con un'opera, Artaserse, per due violini e basso (1770), Odi e Lieder di F. G. Klopstock per canto e cembalo (1787) e un De profundis. ...
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Letteratura
La b. italiana antica è un componimento poetico di origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone a ballo), e perciò costruito metricamente in modo che le sue parti [...] che conobbe particolare fortuna in Germania, culminando nei numerosi lavori (per canto e pianoforte) di F. Schubert, R. Schumann, J.K.G. Loewe. Per estensione, si dicono b. anche componimenti puramente strumentali, di carattere simile a quello degli ...
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Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] e nel procedimento dell'elaborazione tematica. Lontano dal teatro, il B. è alieno anche dal semplice ricordo dello stile e del pervasa di commozione: le idee tematiche aspirano a un canto soffuso di intima dolcezza. Il secondo romanticismo musicale ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] Byron, Lamartine e più tardi V. Hugo. La palingenesi (1868) canta l'accordo tra fede e progresso, mentre Lucifero (1877) è il polemica superficiale. Traduttore di Catullo, Lucrezio, Orazio e P. B. Shelley, R. curò nel 1911 un'ed. complessiva della ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...