Capitale dell’Iraq (6.811.955 ab. nel 2017), sul corso medio del fiume Tigri, nel punto dove è più vicino all’Eufrate. Sorta sulla destra del fiume, la città si è poi sviluppata specialmente sulla riva sinistra, dopo la costruzione della diga di Samarra (1955), che ha definitivamente allontanato il pericolo di inondazioni. Su quest’ultima riva si trovano, in direzione N e S, due sobborghi uniti da ...
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Riccardo Radaelli
Baghdad, addio
«Provvisoria e instabile stabilità»: così è stata definita la situazione politica e sociale dell’Iraq. Dopo il ritiro militare degli USA, non c’è stato il temuto peggioramento. [...] , dato che ha tolto loro uno degli obiettivi privilegiati dei loro attacchi. L’organizzazione di importanti eventi internazionali a Baghdad (vertice della Lega Araba, riunione del gruppo internazionale che tratta con l’Iran sul nucleare) è stata un ...
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Poeta turco (presso Baghdād 1495 - Baghdād 1556), è considerato il maggiore autore classico ottomano, pur essendo legato alla letteratura turca azerī. Nato in Iraq, vide la conquista di Baghdād da parte [...] gioventù, espresso fedeltà allo scià alide Ismā‛īl, il grande rivale degli Ottomani. Passò tutta la vita nel territorio di Baghdād e lì morì di peste, senza mai avere visto la capitale imperiale, Istanbul. I suoi scritti maggiori sono il Canzoniere ...
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ī Poeta arabo (Baghdād 836 - ivi 897 circa), di origine greca. Visse e poetò alla corte abbaside di Baghdād, ove ebbe una vita difficile, per il mancato riconoscimento dei suoi versi. Fu anche autore di [...] un diwān, che costituisce uno dei più suggestivi documenti del tempo ...
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Generale inglese (Gibilterra 1864 - Baghdād 1917). Dopo aver combattuto nella guerra anglo-boera (1899-1902), fu durante la prima guerra mondiale comandante in capo delle forze inglesi in Mesopotamia; [...] si distinse occupando prima Kūt al-῾Amāra (apr. 1916), poi riprendendo ai Turchi Baghdād (marzo 1917), dove morì qualche mese dopo di colera. ...
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ā Scrittore arabo (Baghdād 823 - ivi 894). La più nota delle sue opere è il Faraǵ ba῾da sh-shidda ("Gioia dopo l'angoscia"), raccolta di racconti su questo tema, che ebbe numerosi imitatori, fra cui at-Tanūkhī. ...
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Musicista arabo (Kūfa 742 - Baghdād 804). Godé gran favore come compositore ed esecutore presso i primi califfi abbasidi. Fondò una scuola di musica e canto, ed ebbe una parte importante nella vita artistica [...] e sociale dell'epoca ...
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Esilarca ebreo a Baghdād dal 920 al 940 circa, è noto per la sua controversia con Sa'adyāh, da lui nominato (928) capo dell'accademia di Sūrā in Mesopotamia, poi deposto perché rifiutatosi di sottoscrivere [...] una sentenza di D. in un processo di eredità; ma si riconciliarono nel 937 ...
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Giurista musulmano (Kūfa 696 - Baghdād 767), caposcuola del sistema o scuola (madhhab) che da lui prende il nome di hanafita. Il suo insegnamento fu quasi esclusivamente orale e l'elaborazione delle sue [...] dottrine giuridiche fu opera dei suoi discepoli Abū Yūsuf e Muḥammad ash-Shaibānī ...
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Storico arabo vissuto a Baghdād e morto nell'892 d. C. È autore di un'importante opera sulle conquiste arabe nel sec. 1º dell'egira (Futūḥ al-Buldān), e della grande raccolta genealogica e biografica Ansāb [...] al-ashrāf ("Genealogie dei nobili"), in cui, entro una cornice genealogica, è narrata la storia islamica più antica ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale accordo: a quasi due anni dalla fine...
Esse Bi
Esse Bì s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla SB, Silvio Berlusconi. ◆ Emilio Fede non ha solo una cotta per Esse Bì, è anche un iperbushista d’assalto: l’ha voluto dimostrare sgridando in diretta, sul suo...