Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] cinema fu quella condotta dall'ungherese Béla Balázs, che operò in stretto collegamento con i sovietici. La sua ricerca muove conta è il quadro della ricerca, con le sue domande e i suoi strumenti di indagine; solo una volta definito questo quadro si ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] che si ricollegano alla classica riflessione di Béla Balázs e di Sergej M. Ejzenštejn, opera prima è già un capolavoro, Torino 2004; D. Forgacs, M. A. Azione! Come i grandi registi dirigono gli attori, a cura di P. Bertetto, Roma 2007; V. Giacci, ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] .
Non va taciuto neppure il ruolo notevole che ebbe Béla Balázs, emigrato dall'Ungheria prima in Germania e poi in sola. Quello che c'è tra la gente: lo spazio, il suono, i colori. Bisognerebbe arrivare a questo. Joyce ha tentato, ma si deve poter ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] sul cui valore insiste anche un teorico puro come Béla Balázs), Mamoulian si pronuncia con pari forza per il fu la consacrazione al c. della fiaba e dell'avventura, due generi per i quali sarà poi difficile rinunciarvi. In The wizard of Oz (1939; Il ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] il cinema ha costituito appunto un linguaggio generale o globale, un telaio dei sentimenti dove i più si sono riconosciuti. Il cinema è veramente stato, come Béla Balász pensava, uno dei più utili strumenti alla diffusione da un continente all'altro ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] a quella di alleviare la tensione e mantenere viva l'attenzione. I contributi successivi vennero soprattutto da autorevoli studiosi di area non esclusivamente cinematografica, come Béla Balázs, Rudolf Arnheim e Siegfried Kracauer, e si collocarono in ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] I formalisti russi nel cinema, a cura di G. Kraski, 1971, pp. 11-52) caratterizzò quest'ultimo come prodotto del testo filmico, piuttosto che come contenitore 'riempito' dagli eventi narrati. In quegli stessi anni anche Béla . Tra i numerosi esempi ...
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Ungheria
Cinematografia
Il cinema dell'U. fu uno dei più floridi d'Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine della Seconda, nonostante una grave crisi attraversata durante gli anni Venti. [...] da Imperium, Uher e Urania; risalgono al 1901 il primo cortometraggio a soggetto, A tánc (1901, La danza) di Béla Zsitkovszky, e al 1912 i lungometraggi Nőverék .(Sorelle) di Ödön Uher e Ma és holnap (Oggi e domani) di Mihály Kertész (Michael Curtiz ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] anni e ai suoi protagonisti, Walter Benjamin, Bertolt Brecht, Béla Bálazs ‒ una presa di posizione da parte di A. visione in Rudolf Arnheim, a cura di A. Garau, Milano 1989.
I. Verstegen, The thought, life and influence of Rudolf Arnheim, in "Genetic ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 6 aprile 1907 e morto a Santa Monica (California) il 30 agosto 2000. Considerato uno dei maestri del b-movie, L. ha finito per influenzare intere [...] strada come protagonisti, l'horror The invisible ghost (1941) con Bela Lugosi, il b-movie di guerra Bombs over Burma (1942; Randolph Scott protagonista. Nel primo, A lawless street (1955; I senza Dio), Scott è uno sceriffo che, abbandonato dalla ...
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