TOFFOLO, Lino
Paolo Puppa
Nacque il 30 dicembre del 1934 a Murano, nella Laguna Veneta, da Tullio Toffolo Rossit, maestro vetraio di origini friulane (il nonno era sceso nell’isola per costruire i [...] se con poche inquadrature.
Sfilano nella lista il cow boy I quattro del Pater noster (1969) di Ruggero Deodato, un troglodita Savonarola.
Se nel 1993 lo ritroviamo sulla scena per Tonin bela grazia di Goldoni, allestito dallo Stabile di Trieste, d' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il folk music revival è stato in Europa un fenomeno complesso che ha attraversato tutto [...] music revival si indica, in maniera generica, l’attenzione che i ceti urbani e colti dell’Europa del XX secolo hanno rivolto di popolo-nazione di derivazione ottocentesca, trova in Ungheria con Béla Bartók (1881-1945) e Zoltán Kodály (1882-1967) un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la danza e la musica affrontano un profondo rinnovamento estetico e tecnico, [...] egli dirige il teatro fino al suo congedo (1904) vengono presentati i tre capolavori di Pëtr Il’ic Chajkovskij (1840-1893): La bella internazionale.
Particolare importanza ha l’incontro con Béla Bartók, con il quale stabilisce una profonda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le relazioni tra la musica colta europea (prevalentemente basata sulla scrittura) e [...] altri sistemi di trasmissione, come quello orale/aurale.
Tuttavia i termini oppositivi di scrittura e oralità, così come quelli e le tradizioni musicali, si verifica nell’opera di Béla Bartók (1881-1945). Compositore, pianista e ricercatore ungherese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] (1854-1928), Zóltan Kodály, per certi aspetti persino Béla Bartók (1881-1945), incarnano la grandezza della “nazione” propaganda patriottica e nazionalistica della prima guerra mondiale che porta i musicisti a cercare una “italianità” della musica e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le musiche di tradizione orale sono state per secoli appannaggio prevalente in Europa [...] operata da musicisti e amatori di matrice colta in quasi tutti i Paesi a partire dal XVIII e XIX secolo.Nel Novecento documentazione fonografica sulle musiche contadine europee si deve a Béla Bartók (1881-1945), a proposito della tradizione ungherese ...
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TURCHI, Guido
Cesare Fertonani
Nacque a Roma il 10 novembre 1916, secondogenito di secondo letto di Francesco, giornalista che scrisse per l’Osservatore romano e il Corriere della sera, ed Emma Giuliani. Studiò [...] lezione decisiva di autori come Paul Hindemith e Béla Bartók. Caratteristica di Turchi è, in ogni , Guida all’ascolto della musica contemporanea, Milano 1969, pp. 432 s.; C. Orselli, I Wanderjahre di G.T., in Chigiana, XXIX-XXX, n.s. 9-10 (1975), pp ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] anni e ai suoi protagonisti, Walter Benjamin, Bertolt Brecht, Béla Bálazs ‒ una presa di posizione da parte di A. visione in Rudolf Arnheim, a cura di A. Garau, Milano 1989.
I. Verstegen, The thought, life and influence of Rudolf Arnheim, in "Genetic ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Ungheria
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Ungheresi plasmano l’area del bacino del Danubio, determinando il profilo [...] l’egemonia sull’area danubiana. Su tutti i territori conquistati, i nobili magiari di fede cattolica si insediano dando d’Oriente. Lo stesso erede al trono ungherese, il principe Béla, infatti, viene educato alla corte di Manuele, nella prospettiva di ...
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Boemia (Boemme)
Eugenio Ragni
Regione dell'Europa centro-orientale, oggi inclusa nella Repubblica Cecoslovacca, con capitale Praga. D. ricorda la B. tre volte, e sempre nella Commedia: la indica brevemente [...] XIX 117; in Pg VII 98-99, invece, con una perifrasi in cui sono ricordati i fiumi che l'attraversano, la Moldava che è affluente dell'Elba, e l'Elba che di Aquileia. L'anno dopo, alla morte di Bela IV, egli penetrò anche in Ungheria.
La fine ...
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