L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] berbere locali e gli ultimi Idrisidi che cercavano di conservare il regno dei loro padri. Neanche l'affermazione di una dinastia di Berberi Zanata a partire dal 986/7 spense le lotte per il potere, e la città ebbe più volte a soffrire periodi di ...
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Maghreb
(ar. «Occidente») Nome col quale gli arabi designano complessivamente i Paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso utilizzato in opposizione a Mashriq, «Oriente». È impiegato [...] (Marocco). La regione, che non ha mai costituito un’entità politica unitaria, è abitata da popolazioni di stirpe araba e berbera; l’elemento comune e aggregante è rappresentato dall’islam. Nel 1989 è stata istituita, al fine di avere un mercato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo splendore islamico in Europa: la Spagna islamica e mozaraba
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dominazione islamica [...] (750-1258) e fonda a Cordova l’emirato indipendente di al-Andalus (759-929) con il sostegno degli immigrati siriani e berberi.
Questo periodo segna l’inizio di una delle stagioni più fortunate dell’arte islamica in Spagna. La costruzione della Grande ...
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FOGGARA
Francesco Beguinot
. Voce araba designante un ingegnoso sistema di captazione d'acqua del sottosuolo, in uso in alcune regioni del Sud Algerino e in qualche punto del Fezzān. Alcuni pozzi sorgivi [...] messi in comunicazione con un cunicolo sotterraneo in lieve pendio, in modo che, formatosi un ruscelletto, questo va a sboccare all'aperto, all'orifizio del canale, nel terreno sottostante. La voce araba è fogārah e foggārah; quella berbera efelī. ...
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(o Riff) Regione montuosa del Marocco mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra alla valle del Moulouya, nettamente delimitata a S dal corridoio Fès-Taza-Oujda. Si tratta di catene arcuate, con la concavità [...] del Marocco e si estende a NE fra il confine algerino e la regione di Gomara. Fra le popolazioni di lingua berbera sono i Benī Iznāsen, i Kebdāna, i Meṭālsa. A ovest di questo primo gruppo i Benī Sa‛īd, i Benī Tūzīn, i Beqqōya ecc. Tutte le società ...
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ṢĀLIḤ IBN ṬARĪF
Francesco Beguinot
. Personaggio berbero marocchino, che nella seconda metà del sec. VIII d. C. fu a capo di uno dei piccoli stati formatisi con la rivolta dei Khārigiti, e cioè quello [...] trasformazione dell'Islām, con adattamento di questo ad antiche credenze e pratiche dei Berberi. Egli, atteggiandosi a profeta, compose un Corano in lingua berbera, che dichiarava essergli stato fatto pervenire da Dio. L'eresia, diffusasi coi ...
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(I, p. 730 e App. I, p. 57).
Sommario. - Geografia: Esplorazione e studî (p. 67); Geologia (p. 68); Clima (p. 68); Produzioni e condizioni economiche (p. 69); Comunicazioni (p. 70); Popolazione (p. 71); [...] su varie questioni di frontiera tra l'Etiopia e la Somalia Britannica e sul traffico etiopico nei porti di Zeila e Berbera (accordi di Roma), in modo da instaurare una collaborazione di fatto, anche prima del riconoscimento de iure della sovranità ...
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MAOMETTO V (arabo Muhammad ibn Yūsuf), sultano del Marocco
Francesco Gabrieli
Nato a Rabat nel 1909. Salì al trono nel 1927, e mostrò presto delle tendenze modernizzanti e progressiste, che conversero [...] 1951 la sconfessione dell'Istiqlāl, e aizzarono contro di lui il pascià di Marrakech al-Glawi, fattosi portavoce della dissidenza berbera. Nel 1953, si giunse alla deposizione del sultano, sostituito sul trono dal suo parente Ben ‛Arafa, ligio alla ...
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SERGENT, Edmond
Medico, nato il 23 marzo 1876 a Philippeville (Algeria). Laureatosi nel 1903 a Parigi, nel 1906 divenne chef de laboratoire all'Istituto Pasteur di Parigi; nel 1910 fu nominato direttore [...] detta "el debab", il Trypanosoma berberum; nel 1907 indicò il Pediculus quale agente trasmettitore della Spirochaeta berbera della febbre intermittente nordamericana; nel 1914 descrisse un microbo quale causa del tifo petecchiale, nel 1921 dimostrò ...
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MISURATA (A. T., 113-114)
Attilio Mori
Città della Tripolitania orientale, situata nel centro di un vasto palmeto a 4 km. dalla costa sporgente a nord, col capo omonimo, a 216 km. a est da Tripoli.
Si [...] anche nei tempi più recenti. H. Barth (v.), che la visitò nel 1846, ritenne che derivasse il nome dall'omonima tribù berbera dei Misrātah, appartenente ai Ṣanhāgiah. Ma il nome di Misurata non si applicava al solo centro residenza del bey, formato di ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...