SAWDAN
Berardo Pio
SAWDĀN. – Nulla sappiamo delle origini familiari di questo abile e risoluto capo militare musulmano che intorno all’857, a seguito dell’uccisione di Mufarrağ ibn Sallām, prese il [...] da Ḫalfūn al-Barbarī, l’unico fra i signori musulmani di Bari per il quale si può affermare con certezza un’origine berbera, era diventata nel giro di pochi anni capitale di un piccolo principato capace di ricoprire un ruolo di primo piano grazie ...
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SACCONI, Pietro
Francesco Surdich
– Nacque a Borgonovo Val Tidone (Piacenza) l’11 febbraio 1839 da Gaetano e da Giuseppa Astorri. Ebbe sette fratelli e perse prematuramente il padre.
Nel 1866 prese [...] l’emiro Abu-Baker, il quale lo minacciò addirittura di farlo decapitare. In seguito visitò i mercati di Tagiura, Bulhar, Berbera, Hokeya, Moka, Konfuda, Harar, Lasgori e Durdieri, studiando la lingua somala e alcuni dialetti locali, il clima di quei ...
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TUNISIA (A. T., 112)
Attilio MORI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Delio CANTIMORI
Anna Maria RATTI
Emile Félix GAUTIER
Stato autonomo dell'Africa settentrionale sottoposto al protettorato [...] una dinastia (degli Aghlabiti), la quale signoreggiò l'Ifrīqiyah per più di un secolo (800-909) e portò gli Arabi e i Berberi alla conquista di Malta e della Sicilia (iniziata l'827 d. C.): al-Qairawān era allora un grande centro politico e culturale ...
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ROBECCHI-BRICCHETTI, Luigi
Attilio Mori
Esploratore africano, nato a Pavia il 21 maggio 1855 e ivi morto il 31 maggio 1926. Recatosi nel 1886 in Egitto per ragioni professionali, concepì il disegno [...] e quindi (rinunziando al suo proposito di arrivare all'Harar a causa delle incursioni abissine) a guadagnare la costa a Berbera, compiendo così, primo europeo, la traversata della penisola dei Somali. Di questo viaggio, oltre a un gruppo di scritti ...
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SPIROCHETE (dal gr. σπεῖρα "spira" e χαίτη "pelo")
Agostino Palmerini
Forme unicellulari, alcune di grande importanza patologica, raccolte nella famiglia Spirochaetaceae (Swellengrebel 1907), tuttora [...] febbre ricorrente indiana; la S. Novyi Schellach (1907), della febbre ricorrente dell'America Settentrionale, la S. berbera Sergent e Foley (1910), della febbre ricorrente algerina, la S. aegyptica Gonder (1914), della febbre ricorrente egiziana ...
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PORRO, Gian Pietro
Francesco Surdich
PORRO, Gian Pietro. – Nacque a Como il 20 novembre 1844, primogenito di Francesco e di Chiara Giovio, da una nobile famiglia lombarda che gli valse il titolo di [...] Aden, Porro dovette prendere atto che il maggiore Frederik Mercer Hunter, governatore di Aden e console a Zeila e a Berbera, che stimava dannoso per la politica inglese in quel territorio uno sbarco di altri europei, insospettito dal fatto che quasi ...
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ITALIANA In seguito alle operazioni militari della seconda Guerra mondiale (v. appresso) le truppe britanniche hanno instaurato nei territorî dell'A. O. I. un'amministrazione militare in Eritrea e Somalia, [...] del Somaliland venivano fatte ripiegare a protezione della ferrovia di Gibuti. Poco dopo, il 16 marzo, l'avversario sbarcava a Berbera. La sua avanzata da Giggiga su Harar veniva contrastata (gen. C. De Simone già comandante lo scacchiere Giuba) ma ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] , opere come le famose porte marocchine. Non va invece trascurato l'apporto, sia pure limitato alle arti minori, della tradizione berbera. Così come è in Siria e in Mesopotamia che vanno ricercati i modelli d'origine per quanto riguarda la produzione ...
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L'Africa islamica: introduzione
Vincenzo Strika
L'Islam è penetrato in Africa attraverso due vie principali: l'Africa settentrionale e il Corno d'Africa. Mentre la prima diede vita a un'arte che [...] come le famose porte marocchine. Non va invece trascurato l'apporto, sia pure limitato alle arti minori, della tradizione berbera. Così come è in Siria e in Mesopotamia che vanno ricercati i modelli d'origine per quanto riguarda la produzione ...
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ASHIR
L. Golvin
ASHĪR (Achir)
Antica città fortificata dell'Algeria, situata, secondo le fonti, a km. 170 a S di Algeri, nei monti del Titeri.La sua fondazione fu attribuita a Zīrī (figlio di Manād, [...] l'époque des Zîrides, Paris 1957; G. Marçais, s.v. Ashîr, in Enc. Islam2, I, 1960, pp. 720-721; R.H. Idris, La Berbérie Orientale sous les Zîrides, Xe-XIIe siècles, 2 voll., Paris 1962; L. Golvin, Le palais de Zîrî à Achîr (dixième siècle J.C.), Ars ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...