àmmad VI Re del Marocco (n. Rabat 1963). Salì al trono nel luglio 1999 alla morte del padre, il re Ḥasan II. Subito dopo il suo insediamento si adoperò per mitigare il tradizionale rigore della monarchia [...] al cui interno i suoi poteri vengono circoscritti a vantaggio del parlamento, proponendo inoltre di affiancare la lingua berbera all'arabo come lingua ufficiale del paese; il referendum tenutosi nel luglio 2011 su tale riforma ha registrato ...
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Famiglia d'origine turca che governò Tripoli d'Africa in condizioni di semindipendenza sotto la sovranità nominale della Porta Ottomana dal 1711 al 1835.
Lo stabilirsi d'una dinastia autonoma a Tripoli [...] assai popolati grazie all'oasi ubertosa; pare che i C. fossero riusciti a formarsi un seguito tra la popolazione arabo-berbera locale e più nell'elemento dei Cologli (Qōlōghlī), cioè delle famiglie risultanti da matrimonî di soldati turchi con donne ...
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NUMIDIA (Numidia, Νουμιδία)
Pietro ROMANELLI
Francesco BEGUINOT
Pietro ROMANELLI
È la regione dell'Africa settentrionale abitata dai Numidi. Sennonché questo nome ha avuto nell'antichità estensione [...] iniziale n che insieme con m appare in molti nomi di popolazioni nord-africane e che si spiega con la morfologia berbera. I Romani, sentendolo dai nativi, lo avrebbero latinizzato in Numidae, e i Greci per una di quelle etimologie popolari tanto ...
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Sultano del Marocco dal 1894 al 1908. Egli apparteneva alla dinastia degli sceriffi del gruppo Ḥasanī, che regna su quella regione dalla metà circa del sec. XVII fino ai nostri giorni. Era uno dei figli [...] progresso, ma ad ogni modo senza la necessaria prudenza per introdurle accortamente e gradatamente nella vecchia società arabo-berbera del Marocco. Così, mentre i suoi atteggiamenti all'europea lo rendevano impopolare tra i sudditi musulmani, che lo ...
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Jacques Charmelot
Hollande nei panni dell’eroe
L’operazione Serval promossa dal presidente francese Hollande ha bloccato l’avanzata dei combattenti ribelli diretti dal nord del paese verso Bamako. Ma [...] sahariana, era sfuggita da tempo al potere centrale maliano. Da anni teatro di una rivolta tuareg (etnia nomade berbera), la zona – di difficile accesso e ai margini dello sviluppo economico – era diventata libero feudo di trafficanti d ...
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panafricanismo
Dottrina e movimento aventi come obiettivo l’unificazione culturale e politica del mondo africano e dei neri della diaspora. Il p. nacque negli Stati Uniti verso la fine dell’Ottocento, [...] dell’unità africana, poi Unione Africana, costituita nel 1963, che si rivolge a tutti gli Stati del continente (inclusa l’Africa settentrionale arabo-berbera), oltre che in una serie di grandi organizzazioni regionali, come l’ECOWAS e altre. ...
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KAIROUAN (arabo al-Qairawān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città della Tunisia posta nell'interno, a 50 km. dalla costa orientale del Sahel, a 58 m. s. m., in mezzo a un vasto piano quasi [...] -el-Wahab, Bisât el-Aqiq, sur la vielle de Kairouan et le poète Ibn Rachîl, Tunisi 1330 dell'ègira; Vonderheyden, La Berbérie Orientale sous les Beni'l-Aghlab, Parigi 1927; Yver, articolo Al-Kairawān, in Encyclopédie de l'Islam; H. Saladin, Tunis et ...
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IDRĪSITI
Francesco Beguinot
. Nome di una dinastia musulmana che regnò nel Marocco dal 172 al 375 dell'ègira (788-789, 985-986 d. C.) e che prese nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti di [...] aver partecipato in Arabia a un tentativo di ribellione contro gli ‛Abbāsidi, trovò accoglienza e aiuti presso la tribù berbera degli Awrabah che risiedeva a Walīlī (o Ulīlī; l'antica Volubilis) nel Marocco centrale, sui fianchi del massiccio montano ...
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GAT (arabo Ghāt; A. T., 113-114)
Attilio MORI
Francesco BEGUINOT
Oasi della Libia interna, nella parte occidentale del Fezzan, a 430 km. a OSO. di Murzuch (550 per la carovaniera, che risale l'Uadi [...] ed è dotata di stazione radio, abilitata anche a servizio civile.
Il linguaggio proprio della città di Gat è un dialetto berbero che fa parte del gruppo dialettale tārgī, ed ha una sua fisionomia, tra le cui caratteristiche vanno notati il mutamento ...
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SĪWA (o Siua; A. T., 115)
Giuseppe STEFANINI
Francesco BEGUINOT
Oasi del Deserto Libico, in territorio egiziano non lungi dal confine della Libia italiana, alla quale geograficamente apparterrebbe; [...] 'area molto ristretta ed è cinta di mura con 15 porte. Gli abitanti sono molto misti, con lingua propria, di origine berbera, ma parlano anche l'arabo; molti di essi appartengono alla confraternita senussita, che ebbe i suoi centri a Giarabub, poi a ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...