Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] e quella non verbale dei testi orali (gestualità e mimica in particolare) (Lavinio 1990: 313).
Qualche cenno di corrispondenza col latino -ti- + vocale (diversamente dalla pronuncia di azione con la rafforzata, dal latino -cti- + vocale). Per altro ...
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ZUCCHI, Virginia (Eurosia, Teresa)
di Concetta Lo Iacono
Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 100 (2020), 2023
Nacque a Parma il 10 febbraio 1849 in una famiglia modesta: il padre Vincenzo era [...] in Francia Sieba o La spada di Wodan, una wagneriana «azione coreografica in sette atti e nove quadri» adattata al teatro danzatrici che coltivavano soprattutto l’espressività della danza e non la mimica» (Kaškin 1896, p. 101).
Del talento di Virginia ...
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BUCCHI, Valentino
Liliana Pannella
Stefano Ragni
Nacque a Firenze il 29 nov. 1916. Il padre, Guido' suonava il corno in orchestra, la madre, Isolina Baccani, il violino. Conseguì la laurea in filosofia [...] particolare tecnica di "sequenza", in cui musica, parlato, mimica si fondono in uno stretto contesto. Anche nel Coccodrillo cori, brani strumentali e musica registrata; sulla scena: azione parlata, cantata, danzata con interventi di sequenze mimate e ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] un interesse drammatico, preparare uno scenario nel quale personaggi sconvolti dalle passioni compissero azioni tragiche, sottolineare il valore espressivo della mimica che doveva essere pari a quello della poesia e fondere la rappresentazione visiva ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] sé e con gli altri (si pensi, per es., alla mimica facciale, alle posture, ai comportamenti prossemici).
La lettura delle abitudini 'instaurarsi di un'abitudine sono costituite dal potenziamento dell'azione, a mano a mano che si compie più agevolmente ...
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GOVI, Amerigo Armando Gilberto, detto Gilberto Govi
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 22 ott. 1885 da Anselmo e da Francesca Gardini.
La famiglia era di ceppo emiliano: il padre, ispettore delle ferrovie, [...] 1917, la compagnia allargò ulteriormente il suo campo di azione esibendosi con buon esito a Torino, al teatro Carignano, la spiccata mimica facciale dell'attore, in cui gli occhi erano sempre mobili. Anche la mimica corporea nella recitazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento gli spettacoli "minori" – quali la pantomima, il circo, il varietà [...] – in Francia gli spettacoli "muti", fondati sull’abilità mimica dell’attore, vanno incontro a una nuova stagione di successi XIX secolo è enorme: in fondo la farsa, l’azione spettacolosa e il dramma sentimentale ottocenteschi non sono altro che ...
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BON, Francesco Augusto
Sandro D'Amico
Nacque il 7 giugno 1788 a Peschiera da Giovanni Antonio, patrizio veneziano, e da Laura Stamatella Cornaro, discendente di Caterina Cornaro.
Il crollo della Repubblica [...] il gusto per il puro gioco teatrale, per il piacere dell'azione fine a se stessa. Commedia motoria per eccellenza la cui struttura troverà più d'una conferma, della stretta interdipendenza tra mimica e parola, tra atteggiamento del corpo e apparato ...
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MANZOTTI, Luigi
Claudia Celi
Nacque a Milano il 2 febbr. 1835 da Innocente e da Giovanna Gini. Studiò con G. Bocci, al tempo insegnante di mimica presso la scuola del teatro alla Scala, ed esordì sulle [...] attivo soprattutto a Firenze e a Roma come danzatore specializzato in ruoli mimici per i più affermati coreografi del tempo, quali A. Cortesi, presso la Cineteca nazionale. Grazie all'azione congiunta della rivista Chorégraphie e della Scuola ...
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Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] di allenamento fisico per raffinare tecniche del corpo, mimica e gestualità adeguate alle esigenze del mezzo cinematografico risolvere qualsiasi problema tecnico, all'altezza dei film d'azione americani. Del film rimane soltanto una versione mutila di ...
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mimico
mìmico agg. [dal lat. mimĭcus, gr. μιμικός, der. di μῖμος «mimo1»] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne il mimo, sia come genere teatrale o letterario (forme m. greche, latine, medievali; motivi m.; rappresentazione m., ecc.), sia come attore,...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...