In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] di difficile elicitazione e sistematizzazione) nelle lingue naturali, nonché la loro rilevanza negli studi sulla riduzione precipita
nelle quali il verbo monovalente denoterebbe un’azione caratteristica della cosa designata attraverso il nome soggetto ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] di modo finito) e implicite (con verbo di modo non finito).
Quando codificano la contemporaneità (l’azione
(58) quando raggiungi una cima mangiati un panino
(d) riduzione della subordinata: la presupposizione è più probabile se la subordinata è ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] rispettivamente di /p t k/ e /b d g/.
Tra vocali, la pronuncia delle affricate [ʦ ʣ] è sempre rafforzata, per es., azione > di articolazione rende un suono polivibrante; tuttavia, nel parlato veloce la vibrante alveolare subisce una riduzione ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] 1910 entrarono, tra gli altri: azione, bigliettario, cabina, camerino, casa (di cinematografia), cinematografaro, dal vero, , già a metà degli anni Trenta: adattamento, riduzione, ridurre e riduttore, sincronizzare, sincronizzazione e sincronismo, ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] , se non la completa cancellazione, dell’agente delle azioni rappresentate nel testo trasforma in processi gli eventi descritti, per le forme nominali del verbo (con conseguente riduzione della varietà di modi, tempi e, soprattutto, persona verbale; ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] come pidgin). I pidgin sono lingue strutturalmente semplificate e dal ridotto raggio diazione che nascono per esigenze essenziali di intercomunicazione fra parlanti di lingue molto diverse. Sono caratterizzati dall’avere una loro grammatica, diversa ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] quali addebitare, cambiale (riduzione e specializzazione della medievale lettera di cambio), valuta e fisiocratici francesi e della scuola classica inglese, spinta dalla decisiva azione dei primi giornali e periodici economici (Augello, Bianchini & ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] ipotattica, una maggiore linearità e brevità dei segmenti di frase e una sostanziale riduzione, per quantità e qualità, dell’ornatus retorico, 1588 una sostanziale azione riformatrice che si concluse nel 1593 con la pubblicazione di un poema non poco ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello diazione [...]
b. la sparizione dei dialetti
I nomi d’azione possono essere parafrasati «l’atto di V». Ciò spiega perché le forme nominali del verbo promozione, protezione, punizione, raccomandazione, riduzione, sovversione, trasmissione, uccisione, utilizzazione; ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] lenta riduzione delle varianti grafiche della grafia italiana. Si passa, così, alla seconda accezione didi numerosi forestierismi, Migliorini proponeva il ➔ neopurismo, l’azione dei linguisti nell’orientare la naturale evoluzione della lingua di ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o al posto proprio, normale. È ormai usato,...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...