Genocidio
Marco Cesa
Introduzione
La definizione del termine 'genocidio' è oltremodo problematica. Oltre a indicare un fenomeno che è oggetto di studio da parte di svariate discipline, prime tra tutte [...] 1986) parla del genocidio come di una malattia mentale collettiva che affonda le sue radici in cupe visioni di morte. solo nei limiti dei loro poteri (per esempio un'azione militare è possibile solo se il genocidio costituisce una minaccia ...
Leggi Tutto
Altruismo
Cristiano Castelfranchi
Origine del problema e del termine
L'altruismo, come fenomeno e come concetto, ha costituito per le scienze sociali, sin dalla loro formazione, un problema intricato [...] dei comportamenti prosociali, del vantaggio o utile collettivo, ma gran parte del travaglio teorico dell' distinzioni cruciali, come quella tra gli scopi che governano le azioni e gli effetti, tra cui anche eventualmente il piacere. Infatti ...
Leggi Tutto
Interazione sociale
Birgitta Nedelmann
Introduzione
Il fatto ovvio che gli esseri umani agiscono orientandosi gli uni verso gli altri e insieme agli altri costituisce il punto di partenza comune della [...] interazione comprende quindi i seguenti elementi: 1) il tipo di attore (singolo o collettivo); 2) la frequenza dell'azione (quotidiana o eccezionale); 3) la sua durata (azione momentanea o di lunga durata); 4) il grado di attività che essa comporta ...
Leggi Tutto
Tradizione
Alessandro Cavalli
Origine e storia del concetto
La parola tradizione deriva dal latino traditio. Nel diritto successorio romano, traditio indica la trasmissione di un bene, mobile o immobile, [...] in questo caso a creare o a rafforzare un'identità collettiva, vale a dire l'identità nazionale.
Il concetto di tradizione in tradizioni, in quanto determina una serie di azioni intenzionali volte ad assicurare la loro sopravvivenza e ulteriore ...
Leggi Tutto
Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] di non discriminazione, ma anche lo schema dell'azione positiva fondato, ad esempio, sull'introduzione di quote uomo e dei popoli del 1981, nella quale i diritti collettivi, pur largamente menzionati, sono sistematicamente riferiti ai popoli, senza ...
Leggi Tutto
Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] dell'età contemporanea. In contrasto con l'organicismo webbiano, però, egli non considerava né la contrattazione collettiva né l'azione sindacale come i meccanismi più adatti per pilotare scientemente il mutamento sociale verso i grandi orizzonti ...
Leggi Tutto
Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] , ma anche utile.
È necessario infatti che in ogni organizzazione collettiva tutte e tre queste correnti continuino a vivere, pur in forma , e dunque quest'ultima non può essere considerata un'azione normale, né il medico è autorizzato ad avere nei ...
Leggi Tutto
Simonetta Matone
Paolo Ravaglioli
Delinquenza minorile
Cani perduti senza collare
Esiste un allarme criminalità minorile?
di Simonetta Matone
29 aprile
A Modena l’autorità giudiziaria dispone la misura [...] difesa sociale, ma il tentativo di reintegrare nel tessuto collettivo chi se ne è autoescluso commettendo il crimine.
Sul giudice una valutazione discrezionale in ordine all’esercizio dell’azione stessa, ma soltanto in relazione ai reati meno gravi ...
Leggi Tutto
Onore e vergogna
Arnold Zingerle
Introduzione
Sebbene il richiamo all'onore ritorni costantemente nella retorica pubblica, quando in occasione di competizioni sportive, di conflitti fra gruppi o di [...] personale, che a sua volta dipende dalla valutazione collettiva della posizione sociale del soggetto e della condotta onore, differenziate a seconda dei ceti, avevano un raggio d'azione di estensione variabile; spesso non andavano al di là dei ...
Leggi Tutto
Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] dalla constatazione che nel suo gruppo lo sciamano è in genere una personalità forte, è investito di responsabilità collettive e la sua azione è ritenuta efficace; il suo aspetto 'selvaggio' è limitato al rituale, ma non si riscontra nella vita ...
Leggi Tutto
azione collettiva
loc. s.le f. In ambito legale, causa intentata da coloro che condividono la condizione di parte lesa. ◆ La promozione con offerta gratuita di sigarette ai giovani e gli «additivi» che esaltavano l’effetto dalla nicotina e...
transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...