L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] fino al suo abbandono nel III sec. d.C. Dopo la conquista islamica la fortuna di Q. al-Q. data al periodo ayyubide e mamelucco quando venne in alcuni casi preferito al più importante porto di Aidhab grazie alla sua posizione sul Wadi Hammamat che ...
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Egitto
Stato dell’Africa nordorientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Seconda grande civiltà del Vicino Oriente, [...] turchi o curdi. Nel 1171 Salah al-din (Saladino) si proclamò re dell’E.; con lui comincia la dinastia degli Ayyubidi che riprese la Siria, conquistò la Mesopotamia e l’Africa settentrionale fino a Tripoli e occupò gran parte della penisola araba ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] d'oro e di rame tra Aden e l'Egitto da una parte e tra l'Asia e l'Africa dall'altra. Sotto gli Ayyubidi, Aydhab divenne uno dei porti più frequentati del mondo; con i Mamelucchi l'egemonia economica egiziana si estese ai porti di Sawakin, Massaua ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] di Alessandria, che ebbe in Gabriele II (1132-1145) una figura di grande capacità ed energia. Il regno degli Ayyubidi (1169-1250) fu quello delle crociate, quando numerose distruzioni furono operate contro i monumenti cristiani. Nondimeno fu un ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] ,07 kg; 2,14 kg), il maṭar, equivalente a circa 17 kg d'olio, che era adoperato anche per altri liquidi; sotto gli Ayyubidi si pesava l'olio in qinṭār (o raṭl ) ǧarwī. Per grandi quantità di diverse derrate ci si serviva di vari tipi di "carichi": lo ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] à Tihert-Tagdempt, 1958-1959, in BAAlger, 7 (1977-79), pp. 393-421; S.D. Goitein, Urban Housing in Fatimid and Ayyubid Times (as Illustrated by the Cairo Genizah Documents), in StIslamica, 47 (1978), pp. 5-23; A. Mahjoubi, Recherches d'histoire et ...
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Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] circuito circondava solo la città reale e al-Fustat, la città borghese, ne venne esclusa. Fu necessario attendere l'ayyubide Saladino, vincitore dei Fatimidi e poi dei Crociati a Gerusalemme nel 1187, che, attorno al 1176, lanciò un grandioso ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] ) emisero dirhām di bassa qualità o anche di rame. I dirhām grossi e spessi di Artuqidi, Zengidi, Ayyubidi del Vicino Oriente raffiguravano personaggi sullo stile delle monete ellenistiche e, a volte, presentavano un'iconografia islamica originale ...
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