BOSRA
P. Cuneo
(gr. Βόστϱα; lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; turco Eski Şam)
Città della Siria meridionale, a S-O delle propaggini del Jebel al-Drūz, nell'altopiano basaltico del Ḥawrān [...] presso il villaggio di al-Kharāba (623 a.E./1226), e una moschea nei pressi di Dera'a, costruita nel 1253 dall'emiro ayyubide Naṣr al-Dīn Uthmān b. 'Alī.L'ultima grande opera pubblica di B. fu il bagno edificato per volere del governatore mamelucco ...
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Zenjidi
Dinastia turcomanna di origine militare servile, regnante sulla Siria e su parte della Gezira irachena dal 1127 al 1222. Ne fu eponimo Zenji (m. 1146), che ascese i ranghi della corte selgiuchide [...] furono a loro volta attaccati ripetutamente da Salah al-Din, finché, dopo il 1185, dovettero riconoscere la sovranità degli Ayyubidi. La fine della dinastia venne con la reggenza di Badr al-din Lu’lu’, mamelucco dell’ultimo zengide, Arslan Shah ...
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ḤAMĀH (così in arabo; ebr. Ḥămāth; lat. della Volgata Emath; iscrizioni assire Éammātu e Amātu; gr. 'Επιϕάνεια; lat. Epiphanīa; A. T., 88-89)
Virginia Vacca
Giuseppe RICCIOTTI
Pietro ROMANELLI
Città [...] nome greco della città andò in disuso e solo si mantenne quello primitivo. Fece parte dei dominî dei Ḥamdānidi, degli Atābek, degli Ayyūbidi, un ramo dei quali vi regnò fino al sec. XIV; infine dei sultani mamelucchi di Egitto e degli Ottomani che vi ...
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MARDIN (ar. Mārdīn; A. T., 73-74)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Città del Kurdistan turco, situata a 930 m. s. m. in pittoresca posizione presso il versante meridionale del Karaca Dağ, allo sbocco di un affluente [...] vi si stabilì la dinastia locale degli Ortoqidi, la quale alla fine dello stesso secolo cadde sotto il vassallaggio degli Ayyūbidi (v.). Assediata dai Mongoli, la città si arrese l'anno stesso della presa di Baghdād, e la dinastia poté mantenervisi ...
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MALIK (al plur. mulūk)
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo arabo antichissimo che significa re, ma che negli ambienti teologici e giuridici dell'islamismo si applicò soltanto ai sovrani non musulmani oppure [...] partire dal 530 èg. (1135-1136), furono conferiti ai primi ministri (wazīr); ma nelle successive dinastie egiziane e siriane degli Ayyūbidi (564-658 èg., 1169-1260) e dei Mamelucchi (658-922 èg., 1250-1517) essi divenneropeculiarità dei sultani e dei ...
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MECCA (arabo Makkah; A. T., 91)
Ferdinando MILONE
Ernst KUHNEL
Giorgio LEVI DELLA VIDA
È la città santa dell'islamismo, alla quale convengono, almeno una volta nella loro vita, tutti i fedeli che ne [...] il pellegrinaggio, e accettò senza resistenza le varie dominazioni che si successero nell'Arabia centrale: così quelle degli Ayyūbidi, dei Mamelucchi, finalmente dei Turchi ottomani, i quali dalla conquista delle due città sante (923 eg., 1517 d ...
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Aleppo
P. Cuneo
(ittita Khalap; accadico Khallaba; gr. Βέϱοια; lat. Beroea; arabo Ḥalab)
Capoluogo della prov. (muḥāfaza) omonima della Rep. Araba Siriana, situato nella piana del fiume Quwayq (Queyq), [...] di m. 1000 ca. di lato, appoggiata a E alla cittadella. Vi si riconoscono, pur restaurate a più riprese, le murature ayyubidi del sec. 13°, con le porte Bāb al-Naṣr, Bāb Anṭākya, Bāb Qinnasrīn, e una serie di rifacimenti mamelucchi del sec. 15 ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] e cupola in mattoni, mentre per le moschee si predilige la pianta a sala larga.
I Mamelucchi, la guardia del corpo degli Ayyubidi, si sostituirono a essi dal 1250; nelle moschee non adottarono un’unica planimetria: quella di Baibars al Cairo, 1267-69 ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] forte delle sue tradizioni; ma nel sec. XI si scriveva comunemente in arabo, anche nel nord. La chiesa, sotto gli Ayyūbidi specialmente, ma ancora fino al sec. XIV, ebbe inoltre un periodo di risveglio, e una viva attività riformatrice e legislatrice ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] 1446-1517), caduta sotto i colpi della conquista ottomana; prima di esse, a cavallo fra gli sciiti Ṣulaiḥidi e gli egiziani Ayyūbidi, era esistita la dinastia dei Ḥamdānidi (492-569 eg., 1098-1173), con capitale Ṣan‛ā'.
L'attuale imām Yaḥyà, nato nel ...
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