Fidel, pubblicato da Minimum Fax, a un anno dalla scomparsa di Gianni Minà, è la storia di un dialogo lungo trent’anni (sottotitolo) tra un uomo perennemente in cerca di isole, Gianni Minà, e uno degli [...] nuove città sempre, vedersi fino alla fine «con un maglione di alpaca a righe attorniato dagli indios e dai campesinos quechua e aymara». Penso che di Minà, e in Minà, mi piaceva proprio la stella che si portava nel cuore, quella di cui parlava Amado ...
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aymara
aymarà ‹aimarà› agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente al popolo Aymarà, una delle principali nazioni indigene delle Ande centrali che, al tempo della conquista spagnola, era stata già da un secolo soggiogata dagli Inca e incorporata...
chimango
〈čimànġo〉 s. m., spagn. [da una voce aymará (lingua del ceppo linguistico andino affine al quechua) che significa «divoratore di cervi volanti»]. – Uccello della famiglia falconidi (Milvago chimango), dell’America Meridionale.
Popolazione stanziata sull’altopiano del lago Titicaca (Perù), con economia basata sulla pesca, praticata con imbarcazioni di canne di totora (Scirpus totora), sull’agricoltura e sull’allevamento di lama e alpaca. La cultura, simile a quella...
Società del gruppo etnico-linguistico Aymara (➔), anticamente stanziata sull’altopiano peruviano meridionale, poi conquistata dagli Incas di Pachacuti (15° sec.). I moderni C. parlano il quechua.