Biochimico e farmacologo (New York 1912 - Rockville, Maryland, 2004). È stato direttore dal 1955 della sezione di farmacologia nel Laboratory of clinical science del National institute of mental health di Bethesda, Maryland. Si è interessato allo studio delle catecolammine e dei mediatori nervosi, con particolare riguardo ai meccanismi di accumulo, liberazione e inattivazione di queste sostanze, chiarendo ...
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Fisiologo svedese, nato a Stoccolma il 7 febbraio 1905. Studiò medicina a Stoccolma e approfondì la preparazione in fisiologia e farmacologia presso H. H. Dale e A. W. Hill (Londra), I. de Burgh Daly (Birminghan), [...] nel Karolinska Institutet di Stoccolma dove in precedenza, per vari anni, era stato assistente professore. Nel 1970, assieme a J. Axelrod e a B. Katz, è stato insignito del premio Nobel per la fisiologia e la medicina per le scoperte concermenti l ...
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Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] svolta ripetutamente contro lo stesso giocatore, il cosiddetto PDG iterato. Quale fu la regola che vinse sulle altre? Axelrod ricevette strategie da 63 diversi teorici, le cui regole variavano in complessità dalle più semplici ad altre basate su ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] uscente da un ugello e di uno spettrometro di massa.
Descritto il fenomeno del 're-uptake' dei neurotrasmettitori. Julius Axelrod, dei National Institutes of Health di Bethesda, premio Nobel 1970 per la medicina o la fisiologia, dimostra che i ...
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Un pianeta in trasformazione
Elgene O. Box
(Department of Geography, University of Georgia, Athens, Georgia, USA)
I cambiamenti in corso sul nostro pianeta e quelli che si verificheranno nel prossimo [...] di piante attuali nel corso del periodo terziario. Si ritiene che le angiosperme si siano sviluppate nell'Asia sudorientale (Axelrod, 1952) nel Mesozoico, tuttavia questo è anche il periodo nel quale la grande massa continentale Pangea si stava ...
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Sociobiologia
Sergio Manghi
Il programma della sociobiologia
Il lemma sociobiologia è entrato nel lessico scientifico corrente nel corso degli anni settanta, proposto dall'entomologo statunitense Edward [...] et la fumée: essai sur l'organisation du vivant, Paris 1979 (tr. it.: Tra il cristallo e il fumo, Firenze 1987).
Axelrod, R., The evolution of cooperation, New York 1984 (tr. it.: Giochi di reciprocità: l'insorgenza della cooperazione, Milano 1985 ...
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Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] . I risultati sono riassunti in rassegne sintetiche recenti, per ciò che riguarda il problema delle monoammine del cervello (v. Axelrod, 1971), con particolare riferimento al sonno (v. Jouvet, 1972).
Noi conosciamo la maggior parte dei mediatori al ...
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Bioenergetica
Lloyd L. Ingraham
sommario: 1. Introduzione. 2. Forme chimiche di energia: a) introduzione; b) potenziale di riduzione; c) potenziale di idrolisi. 3. Fotosintesi: a) introduzione; b) stati [...] , CCXLIV, pp. 3290-3302.
Arnon, D. I., The role of light in photosynthesis, in ‟Scientific American", 1960, CCIII, pp. 105-118.
Axelrod, B., Glycolysis, in Metabolic pathways (a cura di D. M. Greenberg), vol. I, New York 19673, pp. 122-145.
Baker, J ...
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neon
nèon s. m. [dal gr. νέον, neutro dell’agg. νέος «nuovo»]. – 1. a. Elemento chimico (lat. scient. Neon), chiamato anche neo, di simbolo Ne, numero atomico 10, peso atomico 20,18, uno dei gas nobili presenti nell’atmosfera e in certe emanazioni...