Sultano mongolo dell'India (1618-1707), salito al trono nel 1658. Riuscì a riunire sotto il suo scettro quasi tutta l'India, salvo l'estremità meridionale del Deccan. Con la sua morte s'iniziò la decadenza dell'impero moghūl ...
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Città, in rovina, dell’India, nello Stato di Andhra Pradesh. Capitale (1512-1687) del reame governato dalla dinastia Kutb Shahi, fu conquistata nel 1687 da Awrangzēb e annessa al reame di Delhi. Possiede [...] cospicui resti monumentali: le imponenti mura granitiche, la cittadella, le tombe della dinastia musulmana.
Il nome di G. divenne sinonimo di sconfinata ricchezza perché vi si lavoravano i diamanti scavati ...
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Imperatore musulmano d'India (n. 1592 - m. Agra 1666), della dinastia dei Moghūl. Con una serie di campagne, conquistò tutto il Deccan; in altre guerre contro la Persia, si distinse suo figlio Awrangzēb, [...] che, vittorioso sui fratelli nella rivolta per la successione, lo imprigionò e salì sul trono. S. morì in prigionia. Il suo regno è celebre, oltre che per l'apogeo della potenza politica dei Moghūl, per ...
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Città dell’India (1.414.918 ab. nel 2006), nello Stato di Maharashtra, tra i fiumi Purna e Godavari. Congiunta per ferrovia a Mumbai e a Hyderabad. Lavorazioni tessili (seta, cotone) e di metalli preziosi [...] , argento); importante centro commerciale di prodotti agricoli. Sede di università (1958).
Fino al 17° sec. era chiamata Kharki. Durante il regno del sultano mongolo Awrangzēb (1658-1707) fu ingrandita e fatta capitale, con il nuovo nome («dimora di ...
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MANUCCI, Nicolò
Rahim Razà
Nacque a Venezia il 19 apr. 1638 da Pasqualino e da Rosa Bellini, primo di cinque figli (gli altri furono Andrea, Angela, Franceschina e Pierina). La condizione sociale della [...] , il quale fu sconfitto nella battaglia di Sāmugarh (29 maggio 1658). Il M. fuggì e, mescolandosi con i soldati di Awrangzēb, raggiunse Dārā Shikōh in Lāhōr, e trovò rifugio nella fortezza di Bhakkar, dove, al comando dell'eunuco Basant, fu nominato ...
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Marāṭhi (o Maratti) Popolazione dell’India sud-occidentale sparsa nello Stato del Maharashtra. La loro lingua appartiene al ramo indoario dei linguaggi neoindiani ed è la continuazione della lingua pracrita [...] unitaria finì col figlio di Sivājī, Sambhājī, che nel 1689 fu fatto mettere a morte dall’imperatore moghūl Awrangzēb. Seguirono allo Stato unitario vari principati indipendenti uniti in una confederazione indù sotto l’autorità dei Pēshwā (➔); nel ...
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MARATTI (Marāthā)
Popolazione dell'India centrale e Occidentale, di origine incerta, ma il cui stanziamento in India sembra anteriore alla conquista musulmana di Maḥmūd di Ghaznah (sec. XI). Il territorio [...] e praticamente finì col figlio di Sivājī, Sambhājī, che nel 1689 fu fatto mettere a morte dall'imperatore Awrangzēb. Seguirono allo stato unitario varî principati indipendenti, che però, stretti in una specie di confederazione, riconobbero l'autorità ...
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Capitale di distretto dell'India inglese, situata sulla Jumna, affluente di destra del Gange, nella parte NO. delle Provincie Unite (v., per la divisione amministrativa, agra e oudh), di cui costituisce [...] lati di vie ampie ed estese: occupa un'area totale di circa 28 kmq.
Decadde dopo il 1707 con la morte di Awrangzēb, che aveva trasportato la sede degli imperatori a Delhi, e non riprese importanza che a partire dal dominio inglese (ottobre 1803). Dal ...
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Regione, detta Dakhin dagl'indigeni, dal sanscrito dakshina "meridionale", comprendente tutta la penisola indiana a S. del 22° N., o più precisamente a S. del fiume Nerbudda (Narbada) e dei Vindhya; ha [...] agl'imperatori mongoli, a partire dal regno di Akbar (v.); ma la conquista definitiva fu opera di Awrangzēb, ed ebbe termine nel 1687. Ad Awrangzēb non riuscì però di avere ragione della potenza, allora in via di formazione, dei Maharatti (v.), i ...
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Uno degli stati indigeni dell'India centrale, sotto la Bhopal Agency; copre un'area di 17.869 kmq a N. dei M. Vindhya. Il territorio presenta in massima parte il paesaggio a savana dell'altipiano di Mālwā; [...] importante principato indiano vassallo dopo Haidarabad, fu fondato da Dōst Moḥammed Khān, capitano di ventura afghano al servizio di Awrangzeb, alla morte del quale (1707) si proclamò sovrano indipendente col titolo di nawwāb. Egli morì nel 1740; i ...
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