COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] che ospitava i corsi dell’Accademia, poi al Teatro delle Arti). Il debutto avvenne con «coordinatore» per la sua avversione verso ogni prevaricazione. In Si arrivava a casi esasperati, col rischio del ridicolo, come quando Manfredi rievocava il ...
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FILIPPO II AUGUSTO, RE DI FRANCIA
BBenoît Grévin
Il regno e la vita di Federico II si confrontarono con due delle personalità più insigni della dinastia capetingia: s. Luigi (1214-1270), più giovane [...] subito dopo le nozze, un'immediata avversione. Se pure l'intricata storia Riccardo Cuor di Leone nel 1199 e l'ascesa al trono del fratello Giovanni Senzaterra consentirono a F. da un'ampia coalizione che rischiava di accerchiarlo. Giovanni Senzaterra ...
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Genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è molto antica. Per secoli gli uomini hanno sfruttato questa [...] serie di pulsazioni con una frequenza di circa 30 al secondo. Il ritmo è dato da una leggera, ma delle influenze culturali e l'avversione per l'attuazione dell'ideologia soggetti volontari. C'è il rischio che i risultati degli esperimenti genetici ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] nei nazionalisti ed una chiara avversione alla fusione con loro, manifestategli da Mussolini, avvertendo il rischio per i fascisti di restare nomen; D. Mack Smith, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Bari 1959, ad nomen;F. Catalano, Dalla crisi ...
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PREZZOLINI, Giuseppe
Emilio Gentile
PREZZOLINI, Giuseppe (Vincenzo). – Nacque il 27 gennaio 1882 a Perugia, figlio secondogenito di Luigi e di Emilia Pianigiani. Il primogenito era Torello, nato il [...] fascismo mutò negli anni Trenta. L’avversione cedette a una rassegnata accettazione, sostenuta di Dio (Dio è un rischio, Milano 1969). La sua annotò il 4 aprile 1982 nel suo diario, pensando al suicidio (Diario 1968-1982, a cura di Giuliano ...
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GAROSCI, Aldo
Daniele Pipitone
Nacque a Meana di Susa (Torino) il 13 agosto 1907, terzogenito di Antonio (1861-1941), commerciante e imprenditore agroalimentare, e di Alessandra Sampò (1879-1938).
La [...] storia sociale – quanto il rischio di costruire una rappresentazione teleologica trattò per Garosci anche di una forma di fedeltà al proprio passato, così non fu per l’impegno Venti aveva espresso timori o avversione per le carenze liberali e ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] ancora - generalmente considerata con sospetto se non con avversione. Il ducato d'oro di Venezia restò immutato nei , ma che rischiavano di andare al di là della semplice imitazione, e finire nella falsificazione, a rischio di fratture politiche ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] bonaccia' politica quel contrasto rischiò di apparire soltanto come una Vaghe stelle dell'Orsa, nel 1963 la Palma d'oro al Festival di Cannes per Il Gattopardo, e quattro volte il 1954, guadagnandosi l'esplicita avversione del governo nonché della ...
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paura
Nadia Canu
Una reazione emotiva a un pericolo esterno consciamente riconosciuto, che si manifesta con uno stato di allerta, apprensione, timore, preoccupazione, esitazione, diffidenza, disagio [...] specie di mammiferi. Per dimostrare la naturale avversione per il vuoto in bambini in grado , li si pone su una lastra trasparente infrangibile al di sotto della quale è posto un disegno a essere associato a un ridotto rischio di predazione e quindi a ...
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CARLO III d'Angiò Durazzo, re di Napoli, detto della Pace, o il Piccolo
Salvatore Fodali
Nacque da Lodovico di Durazzo e da Margherita Sanseverino, ma le contrastanti notizie delle fonti non hanno finora [...] la capitale del suo ducato, dove risiedette fino al marzo 1375. La nascita di una figlia del re città, tanto che ad un certo punto se ne rischiò la rottura, per l'opposizione del duca alle il parere contrario o l'avversione di una parte del Collegio ...
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