Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, [...] la norma con basi piane e sdrucciole alla fine del Quattrocento.
Un centinaio sono le (presunte) eccezioni nella formazione degli avverbi in -mente (Sgroi 2004 e 2005), in realtà riconducibili pur sempre alle suddette regole, se si tiene conto delle ...
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SEMMAI O SE MAI?
Entrambe le grafie sono corrette.
Sia semmai, con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento sintattico, sia se mai, con grafia separata, possono essere usate nei due valori della parola:
– con [...] valore di avverbio, con il significato di ‘caso mai, tutt’al più’. In questo caso, però, è molto più comune la grafia univerbata semmai
E non dire alla nostra età. Alla tua, semmai (G. Pontiggia, La grande sera)
Ho deciso che sarai tu a chiedermelo ...
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In grammatica, vocabolo la cui terminazione non cambia con il mutare del numero e del genere o, nelle lingue in cui esiste la declinazione, del caso. Sono i. anche le parti del discorso che non hanno flessione: [...] avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione. ...
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ANCORA O ANCORA?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àncora indica lo strumento con cui si ormeggia la nave al fondo marino
gettare l’àncora
• La parola ➔piana ancòra, invece, [...] è un avverbio di tempo
Ancòra tu / non mi sorprende lo sai (L. Battisti, Ancora tu). ...
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SI O SI?
Si tratta di due ➔omonimi.
• Si, senza accento (dal latino se), è il pronome riflessivo atono di 3a persona
Si è messo in malattia
• Sì, con l’accento grave (dal latino sic), è l’avverbio di [...] affermazione
Hai risposto di sì ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] * lui si è in maniera diversa atteggiato nei tuoi confronti
Come si può notare, a differenza di quanto avviene nel caso dell’avverbio diversamente, che può occorrere sia in fine di frase (22) sia in una posizione intermedia fra l’ausiliare e il verbo ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] / i piaceri). L’uso nominale del gerundio riguarda un ridottissimo numero di nomi (per es., crescendo).
La conversione da avverbi a nomi riguarda pochi casi non sistematici (bene → (il) bene; peggio → (il) peggio); più regolari sono il passaggio da ...
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O NO, O NON, O MENO?
Per esprimere la negazione dopo la congiunzione ➔disgiuntiva o esistono tre diverse soluzioni, tutte corrette, ma con vari gradi di accettabilità.
• La soluzione preferibile è o [...] no, in cui no svolge la funzione di avverbio ➔olofrastico, cioè costituisce da solo un’intera frase di senso compiuto
Professionisti seri o no (= o non seri)
Accetto o no? (= o non accetto)
• La forma o non, meno diffusa, si usa soprattutto in ...
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COMPOSTE, PAROLE
Le parole composte sono parole formate dall’unione di due o più parole o parti di parole.
• I nomi composti possono essere formati combinando:
– nome + nome
pescecane (pesce + cane)
compravendita [...] + piglia)
saliscendi (sali + scendi)
– preposizione (impropria) + nome
oltretomba (oltre + tomba)
sottoscala (sotto + scala)
– avverbio + verbo (al participio presente)
benpensante (ben (e) + pensante)
malvivente (mal (e) + vivente)
• Gli aggettivi ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] diffusi, il numero delle particelle è più alto: Vicario (1996: 190), per il friulano, parla di una quarantina di avverbi. I verbi per parte loro sono nella gran maggioranza verbi generici di altissima frequenza; alcuni formano verbo sintagmatico con ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...