La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] intrattiene una relazione logica con il co-testo, come mostra in particolare la scelta dei connettivi (➔ connettivi). L’avverbio dunque indica per es., che il locutore dà inizio alla riflessione sul tema annunciato in precedenza; la congiunzione ma ...
Leggi Tutto
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] il significato e/o la categoria grammaticale delle parole:
/ˈpapa/ papa ~ /paˈpa/ papà
/ˈankora/ àncora nome ~ /anˈkora/ ancòra avverbio
/ˈabitino/ àbitino ~ /abiˈtino/ abitìno
Nelle lingue in cui ha posizione fissa, come l’ungherese, il polacco o il ...
Leggi Tutto
Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] usati, sono: alcuni metaplasmi di ➔ genere (scatolo per scatola; orecchine per orecchini); l’uso di senza come avverbio di negazione davanti ad aggettivi e participi passati (caffè senza macinato, letto senza fatto); e l’inversione pronominale si ...
Leggi Tutto
L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] , anche in funzione di clitico obliquo con valore neutro (a Bologna [a j ɔ pinˈsɛ me] «ci ho pensato io») e di avverbio di luogo ([a j vaːg dmaŋ] «ci vado domani»).
La flessione verbale, infine, distingue quattro coniugazioni:
(a) la prima, in [-ˈɛr ...
Leggi Tutto
Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] parlante nativo: Cacciari & Glucksberg 1991: 232):
(24) hai menato questo cane per l’aia
ma anche in presenza di avverbi (di tempo, di modo, o in funzione di quantificatori) o di alcune classi di aggettivi, come evidenziano i seguenti esempi:
(25 ...
Leggi Tutto
Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] in Mortara Garavelli 1971: 284)
La presentazione può appoggiarsi a un’espressione esplicita, un participio come in (28), un avverbio come in (29), un sintagma preposizionale come in (30); oppure può non essere sorretta da alcun materiale linguistico ...
Leggi Tutto
Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] parlante vive in Svizzera, allora il contesto selezionerà la conoscenza «il parlante è di origine italiana e vive in Svizzera», e l’avverbio qui varrà «in Svizzera». Se invece (11) reagisse a un invito quale vieni a fare un giro? rivolto a uno che si ...
Leggi Tutto
Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Nelle tragedie, Sorella (1993: 780) vede ricalcata la sintassi francese nella formazione dell’imperativo negativo con semplice anteposizione dell’avverbio negativo all’imperativo e non all’infinito (per es., «non temi» e «non chiedi» al posto di non ...
Leggi Tutto
I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] del verbo fraseologico; la stessa cosa accade anche negli esempi seguenti, che illustrano un caso molto frequente, in cui l’avverbio di luogo sottolinea il valore spaziale di stare, che però proprio per il suo significato di base («restare dove si è ...
Leggi Tutto
Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] ., nobil guerriero, amor costante). Si troncano inoltre i sostantivi suora, frate, santo davanti a nomi di persona, l’aggettivo grande, l’avverbio ora e composti (per es., san Pietro, gran Dio). Più frequente è il caso che si modifichi, ma solo nella ...
Leggi Tutto
avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...