La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] da una categoria a un’altra (Heine, Claudi & Hünnemeyer 1991: 236). Ad es., forme verbali possono essere usate come avverbi o preposizioni: è il caso dell’italiano tranne, in origine una forma di imperativo (tràine «togline») o di forme come il ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , anche dopo sposata, e abbia urlato e si sia contorta in preda a un parossismo nervoso (Maraini 1993: 90)
Gli avverbi una volta o appena sono, in questo contesto, marche di immediatezza e di perfettività; segnalano, cioè, che l’azione espressa ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] riportate nel Vocabolario, il 60,6% sono nomi, il 19,6% sono verbi, il 14,9% sono aggettivi, il 2% sono avverbi; tutte le altre classi (pronomi, congiunzioni, ecc.) sono sotto l’1% (Iacobini & Thornton 1994: 278) (➔ lessico).
Comunque lo si ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...]
B: no
L’ellissi si definisce come omissione di un elemento riguardo ad un modello di riferimento; ora, l’avverbio no può costituire un enunciato autonomo.
(b) La misura dell’incompletezza dell’unità ellittica viene stabilita dalla combinazione della ...
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INTERROGATIVE DIRETTE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni interrogative dirette sono proposizioni indipendenti che servono a formulare una domanda, un quesito, un’interrogazione, [...] riguarda tutta la frase
Vieni al cinema?
Ti va un panino?
A questo tipo di domande si può rispondere soltanto con gli avverbi sì o no.
• Parziali (o nucleari), se la domanda riguarda solo una parte della frase (di solito il soggetto, il complemento ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] può vedere lessicalizzazioni etichettanti in quelle che all’origine erano descrizioni motivate del significato: si veda, ad es., l’avverbio italiano fa nell’espressione due mesi fa; sapendo che deriva dall’evoluzione di or fa (voce del verbo fare ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] stupore
Il dativo etico può figurare insieme ad altre parole: tra i casi più frequenti si segnala la combinazione con l’avverbio presentativo ecco, che dà luogo a formule dal forte valore enfatico come eccoti o eccotelo, spesso collocate a inizio di ...
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Le date sono composte da tre elementi: il giorno del mese, il mese e l’anno. Per ciascuno di questi elementi valgono principi e regole distinti.
Il giorno del mese è un numerale cardinale (uno, due, tre, [...] o plurale (per cui si scriveva il davanti a 1 e li davanti ai numeri da 2 a 31). A maggior ragione è da evitare anche l’uso di lì accentato, erronea interpretazione dell’articolo li come un avverbio che riprende il luogo citato prima della data. ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] con la tappezzeria. Pur essendo raro e isolato, sdire ha però dato luogo a parole, ormai obsolete, come disdicevolezza, disdicimento e disdicitore, ma anche al ben più comune aggettivo comune disdicevole (più sostenuto l’avverbio disdicevolmente). ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] è già in antico vi, anch’esso (come ne) d’origine discussa (da vos, da un latino arcaico *ves oppure dall’avverbio ibi in funzione suppletiva). Quanto ai dialetti, ci si limita a ricordare le caratteristiche forme che esprimono l’oggetto indiretto ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...