Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...]
(c) Strutture predicative formate dal verbo essere alla terza persona sing. seguito da un aggettivo (è bello / certo / vero), da un avverbio (è bene / male ), da un sostantivo (è il caso / il momento / l’ora / un guaio / una iattura / una noia) o da ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] può essere costituito da una varietà di elementi della frase canonica: un ➔ oggetto diretto (4), un complemento circostanziale (5), un avverbio (6), una subordinata argomentale (7) o avverbiale (8):
(4) è Mario che ho visto [= ho visto Mario]
(5) è ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] all’angelo custode, vv. 23-28, p. 415)
Più raramente l’elemento che la frase dichiarativa chiarisce o precisa è un avverbio:
(6) – Dite così: che il padrone ha previsto tutto quello che potete dirgli, e ascoltatemi con fiducia (Riccardo Bacchelli, Il ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...] faceva bene
L’infinito sostantivato presenta alcune caratteristiche particolari.
• Può essere accompagnato da un aggettivo, da un avverbio, da una locuzione avverbiale
Era proprio un bel vivere
Si è specializzato nel correre velocemente
Il fare ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] nesso differenziato la coppia correlativa non solo / non soltanto... ma, in cui il primo termine è rappresentato da un avverbio, mentre il secondo consiste in una congiunzione, eventualmente rafforzata da anche o altresì:
(11) Luca non solo ha vinto ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] si riflette a catena nei cicli scolastici superiori: molti giovani universitari sono convinti che dopo è sempre e solo avverbio e che la è sempre e solo articolo (Voghera et al. 2005).
Sui contenuti dell’analisi grammaticale tradizionale vale ...
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Editoria
Insieme delle fasi lavorative che servono, partendo dall’originale fino all’impostazione o montaggio delle pagine di una segnatura, per la preparazione delle forme, lastre o cilindri da stampa. [...] e temi nominali (tacere, sottacere), e quella nominale, in cui si hanno due nomi (capostazione), o una preposizione o avverbio più un nome (ingiusto) o un tema verbale (schiaccianoci). Tra le lingue indoeuropee, la c. nominale è assai vitale ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] (detto antecedente o punto di attacco) che modifica, mediante una forma del pronome relativo (che, il quale, cui) o un avverbio di luogo con proprietà di relativo (dove; ➔ relativi, pronomi):
(1) la cravatta che mi hai regalato
(2) la vacanza alla ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] La frase finale in (28) ha una funzione simile a quella dell’avverbio contenuto in (29): formula un commento alla qualità dell’atto di parola. Come l’avverbio equivalente, la finale legata all’enunciazione compare tipicamente in posizione iniziale o ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] qui → la venuta qui di Piero
(50) Piero ritornerà da Londra → il ritorno di Piero da Londra
Infine anche l’avverbio di negazione è sostituito in qualche caso dall’aggettivo mancato, dalla semantica analoga:
(51) la mancata partenza di Mario è dovuta ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...