In origine i due elementi erano separati, nella grafia. L'avverbio su (col valore deittico locativo di ‘prima’, ‘in una parte precedente del testo’) si accostava al participio passato del verbo menzionare, [...] vale a dire menzionato. Nell’ultimo trenten ...
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A posta è alla base di apposta, è il suo etimo, la sua origine: resiste nella locuzione a bella posta. Oggi, invece, usiamo abitualmente la forma che si è sviluppata dalla locuzione a posta, vale a dire [...] apposta, sia come avverbio nel significato di ‘ ...
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Minormente vuol dire ‘in maniera ridotta’, ‘in minor ragione’. Così come maggiormente, è presente nella nostra tradizione scritta sin dalle origini. Come ha notato giustamente chi ci ha scritto, l’avverbio [...] non è di grande uso, oggi. Nelle trentadue ...
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L'avverbio ancora indica la continuità di un'azione o di un evento considerata in relazione con una situazione presente (sono ancora a casa), futura (domani farà ancora caldo), passata (eravamo ancora [...] inesperti) o in frasi negative o interrogative. ...
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Prima di tutto altrettanto nel testo in questione è un avverbio con l'accezione di 'ugualmente, nella stessa quantità o misura'. Se mettiamo un avverbio tra un articolo e il nome col quale l’articolo si [...] deve accordare, riconosciamo per l'appunto il ...
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In frasi in cui vi sia una comparazione, esplicita o sottintesa, la graduabilità della forma meglio (aggettivo o avverbio) è corretta: sto abbastanza (o molto, o un po') meglio; va abbastanza meglio rispetto [...] a ieri; le prove d'esame di oggi sono abb ...
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Intanto diciamo che insieme è avverbio di più lunga vita e tradizione in italiano, tant’è che proprio a partire da insieme, con cambio di prefisso, nel Cinquecento, si conia assieme. Sarà anche per questo [...] vantaggio cronologico che insieme ha potuto ...
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“La casa è più tua, se l'arredi con gusto”; “la casa è di più tua, se l'arredi con gusto”: quale soluzione è la migliore? Ci sembra una questione di stile. Nel primo caso, il semplice avverbio “più” contribuisce [...] a formare il comparativo di maggioran ...
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L'avverbio soprattutto e la locuzione avverbiale più che altro si distinguono per un diverso spessore semantico, più consistente in soprattutto, più esile in più che altro. Soprattutto vale sia 'anzitutto, [...] per prima cosa' sia 'in particolare, specia ...
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Che prima era giusto è una dichiarativa, e, come tutte le dichiarative, serve a spiegare un elemento (nome, pronome, avverbio: in questo caso, ciò) contenuto nella reggente (ora è giusto ciò). ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
Parte invariabile del discorso che determina il verbo, l’aggettivo o un altro avverbio. A seconda della funzione, gli a. italiani si distinguono in:
a. qualificativi (bene, male, volentieri, velocemente ecc.);
a. di luogo (qui, là, dove, fuori...
Parte del discorso che determina il verbo, non solo, ma, contrariamente alla sua etimologia e alle definizioni unilaterali degli antichi, anche l'aggettivo e, in certi casi, un complemento: ama soprattutto la lettura, lettura soprattutto piacevole,...