Lingua
Giovanna Frosini
Il tentativo di delineare un profilo fonomorfologico della lingua di M. incontra molte difficoltà: in primo luogo la complessità straordinaria dell’oggetto dell’indagine, quel [...] , Benvenuto Cellini, Guicciardini: Nuovi testi fiorentini del Dugento, 1952, p. 56).
In un caso specifico di complessa evoluzione (gli avverbi formati con aggettivi in -le, in cui l’antico fiorentino prevedeva la sincope solo nel caso in cui l ...
Leggi Tutto
essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] questo rapporto equazionale si realizza in ‛ ciò è ', ancora collegato con le condizioni semantiche originarie e non ancora usato come avverbio esplicativo, come dimostrano le pur rare forme con il verbo e. coniugato rispetto al tempo, di Cv I X 10 ...
Leggi Tutto
Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] parea salvaggio / ... Ed io, pensando forte, / dottai ben de la morte ", dunque con la variatio (in D.) di forte da avverbio ad aggettivo, e l'abbandono dell'arcaismo dottare. Anche l'enigmatico Veltro, che non ciberà terra né peltro, / ma sapïenza ...
Leggi Tutto
Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] «felix» soltanto l’imperatore nel quale scorgeva doni di grazia (dunque non Costantino), Orosio utilizza senza remore l’avverbio «felicissime»134 per qualificare il dono meramente terreno di un regno lungo trentaquattro anni. Certo, l’ideale del ...
Leggi Tutto
avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] ; IV XXIX 5 Da te a la statua... non ha dissimilitudine).
Nella Commedia si osserverà egualmente sia la vicinanza di complementi o avverbi di luogo (If IV 26 Quivi... / non avea pianto mai che di sospiri; VII 118 sotto l'acqua ha gente che sospira ...
Leggi Tutto
lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] la formula vulgaris eloquentiae (doctrina), I I 1, ecc., da cui anche vulgaris eloquentes (I X 3). Donde poi il frequente avverbio vulgariter (" in volgare " e simili) e anche l'astratto ‛ vulgaritas ', " natura di volgare ", in VE I X 2.
Bibl. - Gli ...
Leggi Tutto
Il contratto a termine nel 'collegato lavoro'. Rapporti a termine e rimedi
Stefano Giubboni
Il contratto a termine nel «collegato lavoro»
Rapporti a termine e rimedi*
Il contributo analizza gli artt. [...] . n. 276/2003, cit., spec. 331 ss.).
35 Cfr. Putrignano, La misura indennitaria, cit., 103, che fa leva sull’avverbio «unicamente» usato dal legislatore per «escludere che il committente debba altro al collaboratore oltre l’indennità».
36 Così, con ...
Leggi Tutto
Rocco Gustavo Maruotti
Abstract
Nel nostro ordinamento giuridico la tutela penale del c.d. “segreto d’ufficio” è incentrata sul delitto di “Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio” ex art. 326 [...] che sembra muovere nella direzione di un contenimento della portata espansiva del termine “avvalersi” è rappresentato dall’avverbio «illegittimamente», con il quale il legislatore qualifica la condotta di utilizzazione.
In realtà, secondo autorevole ...
Leggi Tutto
Chiesa
Paolo Brezzi
Si potrebbe molto sbrigativamente affermare che D. ebbe della C. la concezione ortodossa vigente al suo tempo, accettò le dottrine ecclesiologiche elaborate dai pensatori cristiani [...] ) ma non più in veste di persecutore bensì quale corrompitore mercé donazioni di poteri temporali (le penne lasciate); forse - è un avverbio usato in questa occasione da D. - agì in buona fede (anche in Pd XX 55 si parla di tale retta intenzione ...
Leggi Tutto
Il ‘classico’ oggi
Luciano Canfora
Il ritorno dei modelli
Può sembrare paradossale, ma la forza di attrazione dei modelli (archetipi) classici si è consolidata alla svolta tra fine del 20° e inizio [...] correzione grazie all’analisi del tipo di regime […] ecco perché, subito dopo, viene adottato quel giro di frase nonché l’avverbio liberamente posto subito in apertura; Thucydide, texte et traduction par J. de Romilly, 1962, 2° vol., p. 96). La de ...
Leggi Tutto
avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...