valere [I e III singol. pres. cong. vaglia; III plur. pres. cong. vaglian; III singol. pres. cond. varria; partic. pass. valuto]
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il [...] cui la cosa serve è di solito sottinteso; spesso il verbo è determinato da un complemento di misura rappresentato da un avverbio. In qualche caso compare l'espressione interrogativa ‛ che vale...? ', nel senso di ‛ a che giova o è giovato...? '.
Le ...
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neologismi
Ghino Ghinassi
Lettori e critici, a cominciare dai più antichi commentatori, si sono imbattuti spesso, scorrendo le opere di D., in particolare la Commedia, in parole affatto inusuali, che [...] inizialmente alla sua fantasia con le sembienze grammaticali di un sostantivo, di un aggettivo, e perfino di un pronome o di un avverbio.
La cantica che più di ogni altra dà l'occasione a queste neo-formazioni è, come si sarà osservato, il Paradiso ...
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GROSSO, Stefano
Francesco Millocca
Nacque ad Albissola Marina, presso Savona, il 22 marzo 1824 da Lorenzo e Angela Maria Scotto. Compì gli studi classici a Savona frequentando le scuole pubbliche dei [...] mirarono piuttosto a proporre alcuni emendamenti rispetto alle interpretazioni ufficiali della Commedia. Ne sono prova contributi quali L'avverbio "parte" e i commentatori di Dante. Lettere di S. Grosso e di Carlo Negroni (Novara 1880) e Su ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] equino; ➔ allomorfi; ➔ suppletivismo).
Le parole derivate italiane appartengono alle categorie lessicali maggiori (nome, aggettivo, verbo, avverbio), che formano classi aperte. Le basi sono costituite da parole semplici (per es., credere → credibile ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] non escluda che l’elemento sostantivato conservi proprietà aggettivali. In (12) il secondo participio nominalizzato è modificato da un avverbio anziché da un aggettivo:
(12) ciascuna delle ragazze vedeva il segno di un rispetto che la induceva a ...
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Vicenza (Vincenza)
Nicolò Mineo
Pier Vincenzo Mengaldo
Non è tra le città più presenti alla memoria o agl'interessi di valutazione etico-politica di D., pur facendo parte di quella Marca Trevigiana [...] . a Verona e Brescia (VE I XIV 5) per definire un sottogruppo (caratterizzato per D. dall'uso dell'avverbio magara) del gruppo dialettale lombardo-veneto yrsutum et yspidum, " rudemente aspro ", mentre le nostre conoscenze dialettologiche indicano la ...
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basso
Freya Anceschi
Dalla ricca documentazione della parola, che D. usa in numerose accezioni, sono escluse le Rime, mentre la Vita Nuova reca un solo esempio, peraltro in poesia. Il significato fondamentale, [...] che i ragionamenti erronei fanno volgere l'uomo, per volar sù nato (Pg XII 95), alle cose terrene, vane e caduche.
Come avverbio è presente in Cv IV VI 20 Meglio sarebbe a voi come rondine volare basso, cioè " rasente terra ", e in Pg XX 118 ...
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leggero (leggiero; leggiere)
In senso proprio, in If V 75, riferito a Paolo e Francesca, quei due che 'nsieme vanno, / e paion sì al vento esser leggieri. Il valore semantico di limitatezza di peso, levità, [...] si può volgere lo 'ntendimento; Fiore XXXVI 11); e ha lo stesso valore anche il solo ‛ leggiere ', che è probabilmente avverbio, in Cv II XII 8 né li uditori erano tanto bene disposti, che avessero sì leggiere [" così facilmente "] le... parole ...
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FUTURISMO
Filippo Tommaso Marinetti
. Movimento artistico-politico svecchiatore, novatore, velocizzatore, creato da F. T. Marinetti a Milano nel 1909. Le sue idee fondamentali furono così enunciate [...] o nuove, i gridi degli animali, delle belve, dei motori". Distrutta la sintassi, abolita la punteggiatura, l'aggettivo e l'avverbio; usato il verbo all'infinito, adottato uno stile analogico che permette l'uso di catene di immagini, soppresso ogni ...
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GELLIO, Aulo (A. Gellius)
Vincenzo Ussani
Scrittore latino del sec. II d. C. Della sua vita sappiamo quel poco che ci dicono le sue Notti Attiche. V'è chi l'ha supposto africano, ma era certo a Roma [...] questo riguardo come l'età sua consentiva. Lo stesso valga in proposito di alcune giustificazioni morfologiche, come quando dall'avverbio compluriens si vuole (X, 21) concludere alla regolarità del plurale compluria. Così pure è chiaro che la critica ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...