Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] con la tappezzeria. Pur essendo raro e isolato, sdire ha però dato luogo a parole, ormai obsolete, come disdicevolezza, disdicimento e disdicitore, ma anche al ben più comune aggettivo comune disdicevole (più sostenuto l’avverbio disdicevolmente). ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] invola il cor ch'altri lo saccia.
Per rendere più efficace il valore espressivo del verbo, spesso lo si determina mediante l'avverbio ‛ bene ' usato in funzione asseverativa: If III 129 Quinci non passa mai anima buona; / e però, se Caron di te si ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] è già in antico vi, anch’esso (come ne) d’origine discussa (da vos, da un latino arcaico *ves oppure dall’avverbio ibi in funzione suppletiva). Quanto ai dialetti, ci si limita a ricordare le caratteristiche forme che esprimono l’oggetto indiretto ...
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Nuove norme contro l’abuso sessuale dei minori
Luca Masera
In attuazione della Convenzione di Lanzarote del 2007, la l. 1.10.2012, n. 172 è intervenuta sui reati in materia di abusi sessuali su minori. [...] del minore37. Inoltre, è stata introdotta la condotta residuale del «trarre altrimenti profitto» dagli spettacoli: l’uso dell’avverbio indurrebbe a ritenere che, a differenza dal passato, l’elemento del profitto sia oggi caratteristica anche di tutte ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] di verbi, detti per l’appunto difettivi, come competere, incombere, prudere), mentre da non tutti gli aggettivi possono essere derivati avverbi, e non è possibile usare il suffisso -ano con tutti i nomi, e neanche con tutti i nomi di nazione (cfr ...
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Settimio Severo e gli altri imperatori dopo Marco
Andrea Giardina
Il principe tra i grandi e il popolo
Il cap. xix del Principe dal titolo De contemptu et odio fugiendo («Come sottrarsi al disprezzo [...] tanto è vero che il secondo «concludo» del cap. xix è per l’esattezza un «E di nuovo concludo», dove l’avverbio indica la consapevolezza, da parte dell’autore, del ricorso al verbo per ragioni stilistiche, e non per una disattenzione derivante da una ...
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Verona
Girolamo Arnaldi
Lanfranco Franzoni
Pier Vincenzo Mengaldo
Per il posto che ebbe nella vita e nell'opera, nonché nella diffusione dell'opera e nel nachleben di D., V. può dirsi a buon diritto [...] , la differenza fra parlate appartenenti ugualmente a una delle metà d'Italia; in XIV 5 il loro dialetto, caratterizzato dall'avverbio magara, è unito al bresciano e al vicentino come sottogruppo della parlata lombardo-veneta irsuta e ispida che si ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] , hanno preso funzione di nome:
(7)
a. nome la nave salpa
b. aggettivo il materno è centrale nell’opera di Colette
c. avverbio qui è molto bello
d. infinito (lo) stirare non è il mio forte
e. congiunzione il tuo però è pretestuoso
f. frase il ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] ’Antonio, Sant’Ermete, Sant’Orsola, ma San Leonardo, San Lorenzo, con troncamento (cfr. § 4);
(f) la particella pronominale ci e l’avverbio e congiunzione come davanti al verbo essere: ad es., c’è, c’era, c’erano, com’è, com’era;
(g) anche seguito ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] di italiano: ad es. più sete che fame) mentre nella principale è presente il correlativo più o un altro avverbio o aggettivo di forma comparativa (meglio, maggiormente, migliore, maggiore):
(7) all’Europa diamo più di quello che riceviamo
(8 ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...