L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] in -a / -e (la moglia «moglie»; le cimice «cimici»; inglesa «inglese»);
(b) gli scambi tra aggettivi e avverbi e il rafforzamento ‘analitico’ di comparativi e superlativi sintetici (il posto meglio «migliore»; guidare veloce «velocemente»; è tanta ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] è però il crescente apporto di aggettivi (bipartisan, no global, no-profit, trendy, cordless), talora sostantivati (i big), di avverbi e interiezioni, e in particolare di fraseologismi (job on call, book on demand, denial of service, marketing one-to ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] Scorretti (1988), nella coordinazione avversativa tra sintagmi nominali, sintagmi preposizionali con valore locativo, quantificatori, avverbi di grado, interrogative indirette, uno dei due coordinandi deve essere accompagnato da una negazione:
(28 ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] denominali appartiene alla classe flessiva in -are.
Va segnalato un ristretto numero di verbi parasintetici che hanno come base avverbi, pronomi e numerali. Si tratta di formazioni non produttive, tra cui quelle di uso più comune sono allontanare ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] per dritto «sempre dritto» e capito come? «hai capito?».
Nell’italiano di Roma spicca la presenza, e non solo nella varietà bassa, dell’avverbio mo accanto ad adesso (è frequente anche da mo o da quel dì «da tanto tempo») e di pure (in dialetto puro ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] delle passate cose / ancor che triste, e che l’affanno duri! (Giacomo Leopardi, “Alla luna” in Idilli, vv. 15-16)
(21) avverbio: spesso il male di vivere ho incontrato (Eugenio Montale, “Spesso il male di vivere ho incontrato” in Ossi di seppia, v. 1 ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] , ma con diverso ruolo sintattico, svolgono poi elementi linguistici come:
(a) gli avverbi sì e no, con valore predicativo:
(48) Gianni è stanco, Carla no
(b) l’avverbio così, con valore avverbiale:
(49) a Carla ho regalato una borsa a quadri ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] e generino un’altra vita (Piero Angela, Ti amerò per sempre, pp. 26 seg.)
Quando la frase dipendente è posposta, l’avverbio di collegamento così compare alla fine della reggente e si trova subito prima di come (8); se poi la dipendente è anche ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] ) e dal largo ricorso alla ripetizione, a forme fatiche (sai, capisci bene; ➔ intercalari), ad ➔ avverbi (praticamente, effettivamente, assolutamente, chiaramente), a ➔ segnali discorsivi (allora, appunto, cioè, comunque, ecco) che servono ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] privi di una loro struttura frasale (entrambi molto frequenti nella prosa di Benedetto Croce; Proietti 2007); gli ➔ avverbi ‘frasali’ che compendiano un’intera frase di giudizio del parlante; la frase ipotetica con il doppio indicativo ➔ imperfetto ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...