(App. II, I, p. 406)
Scrittore e critico, morto a Firenze il 18 novembre 1989. Partito da posizioni di ''fascismo di sinistra'' in quanto espressione rivoluzionaria e popolare del primo movimento fascista, [...] la maggiore adesione tra lingua e contenuto, eliminando ogni elemento sintattico superfluo (dialettismi e patetismi di forma, avverbi di modo, similitudini didascaliche, ecc.) e tendendo a oggettivare l'atto narrativo, più che in senso realistico ...
Leggi Tutto
Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] mercé (anche seguita da di); la serie pel, pei e collo, colla, cogli, colle; diverse peculiarità nella scelta degli avverbi (oltre al cultismo insiememente tipico di Vico e ricorrente in Antonio Labriola, i modali altrimente, parimente e del pari); e ...
Leggi Tutto
TUTUOLA, Amos
Rosario Portale
Scrittore nigeriano, nato ad Abeokuta il 20 giugno 1920. Ha studiato alla Anglican Central School della sua città senza portare a termine gli studi per le precarie condizioni [...] con analogie e costruzioni chiaramente modulate sui ritmi della lingua yoruba; usa in modo anomalo congiunzioni, preposizioni e avverbi, altera costruzioni grammaticali e sintattiche, si prende insomma con l'inglese (e questo forse è dovuto alla ...
Leggi Tutto
Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] la continuità della vita e possono dunque raggiungere l'intuizione elastica del lettore moderno. Gli aggettivi e gli avverbi sono statici, impediscono la fantasia e per questo vanno banditi; il sostantivo deve quindi essere caratterizzato da un ...
Leggi Tutto
Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] il serpe (in senso figurato) e il Baldìa; dell’aggettivo veruno; del pronome soggetto maschile singolare questi; di avverbi e congiunzioni desueti, come dacché, finanche, vieppiù, gran fatto «granché».
(e) la saldezza del congiuntivo anche nei casi ...
Leggi Tutto
Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] sopra un rallentamento della dizione e un aumento degli incisi (*‟la cosa / qui / diventa romantica", segue la divaricazione dell'avverbio dal verbo): per decomporsi l'azione deve fermarsi. Il fatto ora appuntato è un caso particolare di frangimento ...
Leggi Tutto
La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] di madonna luce [verbo],
et m’è rimasa nel pensier la luce [nome]
che m’arde e strugge dentro a parte a parte [locuz.
avverb.] (Canz. XVIII, 1-4).
Si ha rima composta (o spezzata, o franta, o rotta) quando, peraltro assai di rado, una rima piana si ...
Leggi Tutto
L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] espressivi che consentono al parlante ampi margini per amplificare o diminuire quanto dice, agendo sui nomi, sui verbi e sugli avverbi (il caso di attimino o subitissimo, per indicare un minuscolo periodo di tempo, è emblematico). Ma nella cultura di ...
Leggi Tutto
BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] frizzante abito dell'aneddoto o della sentenza i quattro libri del De dictis (i cuicapitoli sono individualizzati dagli avverbi iuste, modeste, fortiter...), lungi dal respirare lo stesso spirito della storiografia umanistica, ricchi come sono di un ...
Leggi Tutto
avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...