BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] frizzante abito dell'aneddoto o della sentenza i quattro libri del De dictis (i cuicapitoli sono individualizzati dagli avverbi iuste, modeste, fortiter...), lungi dal respirare lo stesso spirito della storiografia umanistica, ricchi come sono di un ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no ...
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su (sue; suso)
Aldo Duro
Le occorrenze di su, nella sua duplice funzione di preposizione e di avverbio, sono complessivamente 337, delle quali 291 nella sola Commedia, e le rimanenti 46 così distribuite: [...] 'l canto suso appella; Pd XIII 46 e però miri a ciò ch'io dissi suso.
1.7. In unione sintagmatica con preposizioni o con altri avverbi, oltre a ‛ qua su ' e ‛ là su ' (di cui si ragiona a suo luogo), un unico esempio di ‛ colà su ', in Pd XIV 26 Qual ...
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di (de; si ha di per protonia sintattica; in composizione sempre de; nelle forme articolate il testo della Commedia a cura del Petrocchi reca sovente d'i, per cui vedi Introduzione 106 n.)
Tullio De Mauro
È [...] con ‛ di ' indica la modalità spaziale o temporale dello svolgersi di un'azione ed è spesso costituito, oltre che da ‛ di ', da avverbi di tempo e luogo: Cv I I 9 di sopra è nominata, 17 di sotto, nel quarto trattato di questo libro, sarà propria ...
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il ('l; lo; l'; la; le; li, gli; i; e)
Riccardo Ambrosini
1. Le attestazioni dell'articolo determinativo nelle opere di D. (eccetto il Fiore e il Detto) sono circa 15400, pari a circa il 7,5% del totale [...] lo tempo caldo e per lo freddo, CIII 82, CVI 36; dopo ver, " verso ", in L 5 ver lo dolce paese c'ho lasciato) o di avverbi (CII 53 sì che per te se n'esca fuor lo freddo).
Analoga tendenza all'uso di lo sembra osservabile dopo -n finale di parola ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] che rispondono allo schema: (per) + aggettivo (o participio) + che + congiuntivo di un verbo copulativo e (per) + avverbio + che + congiuntivo:
(31) per retrogrado che possa sembrare, Valerio è una persona estremamente colta e intelligente
(32) male ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] fornire un sostegno all’una o all’altra interpretazione: la presenza di un complemento d’agente o quella di un avverbio di modo indirizzano sicuramente verso il significato passivo (la finestra è aperta da Luigi; la finestra è aperta improvvisamente ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] a Pietro de' Medici, figlio di Cosimo I. In quest'ultima edizione il F. aggiunse una tavola di avverbi, interiezioni e congiunzioni - sotto forma di vocabolario italiano-latino - commentando ciascuna voce con esempi tratti da autori classici ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] delle passate cose / ancor che triste, e che l’affanno duri! (Giacomo Leopardi, “Alla luna” in Idilli, vv. 15-16)
(21) avverbio: spesso il male di vivere ho incontrato (Eugenio Montale, “Spesso il male di vivere ho incontrato” in Ossi di seppia, v. 1 ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] , ma con diverso ruolo sintattico, svolgono poi elementi linguistici come:
(a) gli avverbi sì e no, con valore predicativo:
(48) Gianni è stanco, Carla no
(b) l’avverbio così, con valore avverbiale:
(49) a Carla ho regalato una borsa a quadri ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...