SUMERI
Giuseppe Furlani
. Già da tempi antichissimi la parte meridionale della Babilonia (Šumer) era abitata dal popolo dei Sumeri, parlanti una lingua, il sumero, che è del tutto diversa tanto dall'accado, [...] -ak e per il dativo si fa uso della sillaba -ra suffissa e il locativo è espresso da un'-a. Molti avverbî sono espressi mediante circonlocuzione, così per dire "allora", "prima", si dice "in quel tempo" o si suffige all'aggettivo la desinenza ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] sopra un rallentamento della dizione e un aumento degli incisi (*‟la cosa / qui / diventa romantica", segue la divaricazione dell'avverbio dal verbo): per decomporsi l'azione deve fermarsi. Il fatto ora appuntato è un caso particolare di frangimento ...
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terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] tondo), con perifrasi metaforiche, come in Pd XXII 151 (L'aiuola che ci fa tanto feroci), e anche con gli avverbi giù e là giù (v.), in questa connotazione ovviamente esclusivi del Paradiso; mentre l'accezione settorialmente tecnica di t. è piuttosto ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] ’Antonio, Sant’Ermete, Sant’Orsola, ma San Leonardo, San Lorenzo, con troncamento (cfr. § 4);
(f) la particella pronominale ci e l’avverbio e congiunzione come davanti al verbo essere: ad es., c’è, c’era, c’erano, com’è, com’era;
(g) anche seguito ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] nesso differenziato la coppia correlativa non solo / non soltanto... ma, in cui il primo termine è rappresentato da un avverbio, mentre il secondo consiste in una congiunzione, eventualmente rafforzata da anche o altresì:
(11) Luca non solo ha vinto ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] si riflette a catena nei cicli scolastici superiori: molti giovani universitari sono convinti che dopo è sempre e solo avverbio e che la è sempre e solo articolo (Voghera et al. 2005).
Sui contenuti dell’analisi grammaticale tradizionale vale ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] con pronome, semplice o multiplo, possono occorrere in polirematiche, in cui coinvolgono altri elementi quali avverbi, aggettivi e nomi (➔ polirematiche, parole; ➔ sintagmatici, verbi):
(i) darci dentro, dormirci sopra, mettercela tutta, venirne ...
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ci
Riccardo Ambrosini
Mario Medici
. 1. Con sicura funzione di particella pronominale proclitica di prima persona plurale, ci ricorre 3 volte nella Vita Nuova, tra le quali una in poesia, XXXI 10 18 [...] il geminato cielo, / e la stella d'amor ci sta remota (Contini: " Ci [anche nel v. 4] ha il consueto valore pleonastico di avverbio locale, come ad esempio in Inf. V 96 [Mentre che 'l vento, come fa, ci tace] "; Pernicone: " Ci partorisce: ci mostra ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] il numero di perifrasi progressive sia più elevato nelle traduzioni dall’inglese che nei testi originali italiani.
Quanto agli ➔ avverbi, si è notato l’aumento di frasi italiane che iniziano con sfortunatamente (invece di purtroppo), possibilmente e ...
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anastrofe
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nel disporre le parole nell'ordine inverso a quello normale.
Quintiliano la distingueva dall'iperbato, perché mentre quest'ultimo riguarda lo spostamento [...] Così è da dire di certe insolite enclitiche (fuci, Pg XXIX 66; fusi, Pd III 108, ambedue in rima), o della collocazione anche insolita di avverbi di luogo: per lo papiro suso, l f XXV 65; di Gange fuor, Pg II 5; da questa ripa in fore, III 138.
Bibl ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...