PANNUNZIO, Mario
Massimo Teodori
PANNUNZIO, Mario. – Nacque a Lucca il 5 marzo 1910, secondogenito (dopo Alessandra, detta Sandrina) dell’avvocato Guglielmo, di origini molisane con simpatie socialiste [...] futuro professionale. Sapeva ben disegnare e presto coltivò la pittura, sì da essere considerato un artista di sicuro avvenire. Nel 1929 fu invitato con il quadro raffigurante la sorella Sandrina alla Prima quadriennale d’arte nazionale inauguratasi ...
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COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] cui era stato costretto, il C. accettò volentieri l'invito di A. Baiamonti a dirigere a Spalato il settimanale L'Avvenire. Lo rese assai combattivo nella difesa dell'italianità del comune, minacciata dal partito croato e dagli interventi statali; ma ...
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OVAZZA, Ettore
Simon Levis Sullam
OVAZZA, Ettore. – Nacque a Torino il 21 marzo 1892 da Ernesto e da Celeste Malvano, in una famiglia dell’alta borghesia ebraica.
Il padre era proprietario della banca [...] il suo «attaccamento alla Religione d’Israele» non si era «mai affievolito», mentre il suo precedente «distacco» era «avvenuto per un’affermazione nazionale italiana da cui ha esulato ogni motivo religioso» (Fondo Ettore Ovazza, lettera al presidente ...
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DUPLANCICH, Vincenzo
Sergio Cella
Nacque a Zara (Dalmazia) il 15 ag. 1818, figlio di Antonio e di Antonia Amadeo Fabri, di agiata e cospicua famiglia cittadina. Frequentò le scuole elementari e il liceo, [...] nel contegno finora osservato, Ella si esporrà a misure di rigore tali che potranno influire sopra tutto il Suo avvenire" (rapporto del 20 ag. 1849).
I proprietari, nuovamente preoccupati per il giornale, ne riassunsero la gestione, abbandonata dal D ...
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GRISELINI, Francesco
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 12 ag. 1717, da Marco (il cognome era Greselin, poi italianizzato dal figlio), tessitore e tintore di seta, e da Elisabetta Sperafigo, di famiglia [...] è quasi un manifesto programmatico della sua attività futura, per la valorizzazione delle scoperte scientifiche, che "renderanno nell'avvenire famosa l'età nostra al pari di quante mai furono per l'addietro per tal ragione cospicue e memorabili ...
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DAMIANI, Luigi (Gigi)
Francesco Maria Biscione
Nato a Roma il 18 maggio 1876 da Sabatino e Anna Passeri, fu giornalista e saggista prolifico e brillante, fra i personaggi di maggior spicco dell'anarchismo [...] e anarchici. Scontata la pena, iniziò l'apprendistato di giornalismo collaborando ai periodici anarchici di Messina Il Riscatto e L'Avvenire sociale e, dopo un breve soggiorno a Roma - ove nel marzo 1897 sostenne la candidatura di protesta dell ...
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BONSERVIZI, Nicola
Alceo Riosa
Nacque ad Urbisaglia (Macerata), il 2 dic. 1890, da Adolfo, artiere del ferro. Indirizzato agli studi tecnici, nel 1908 si diplomò perito agrimensore. Si iscrisse quindi [...] 'allora un fenomeno puramente negativo di reazione antibolscevica, e che pertanto era necessario gli si dessero per l'avvenire contenuti politici positivi, poiché il bolscevismo in Italia "è quasi completamente scomparso" (Arch. Centrale dello Stato ...
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BORELLI, Giovanni
Alceo Riosa
Nato a Pavullo nel Frignano (Modena) il 26 marzo 1867, da Felice e da Clementina Tazzioli, ereditò dal padre, modesto falegname che era stato cospiratore e garibaldino, [...] con l'Austria; nella politica interna, rifiutando le tesi dei nazionalisti, riteneva che la riforma dello Stato dovesse avvenire senza uscire dai limiti della legalità; infine egli era un tenace fautore del liberismo, mentre la maggioranza dei ...
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GENTILE, Panfilo
Maurizio Griffo
Nacque a L'Aquila il 28 maggio 1889, primogenito di Vincenzo, avvocato e uomo politico (fu anche presidente della Provincia), e di Giuseppina Giorgi. Dopo la laurea [...] dello spazio della polis.
Questi studi marcano un periodo della vita del G., che egli rievocò con queste parole: "quando l'avvenire sembrava senza speranza, noi ci rifugiammo nel passato" (Il genio della Grecia, p. 5). Negli stessi anni abbandonò il ...
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CAPPA, Innocenzo
Luciano Rampazzo
Nato a Torino il 5 ag. 1875, da Domenico, funzionario di polizia (che lasciò un suo libro: Trentadue anni di servizio nella polizia italiana: memorie..., a cura di [...] riscattato dagli interessi padronali, dai sottintesi e dai compromessi, è restituito alla coscienza dei giornalisti" (Ilgiornalismo e l'avvenire, Milano 1934).
Dopo la guerra, deluso e amareggiato, il C. si ammalò di lunga malattia, della quale venne ...
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avvenire1
avvenire1 agg. e s. m. [dalla locuz. a venire], invar. – 1. agg. Che deve venire, futuro: nel tempo a.; gli anni, i secoli a.; le generazioni avvenire. 2. s. m. a. Ciò che avverrà, il futuro: l’a. è ignoto; pensare all’a.; sperare...
avvenire2
avvenire2 v. intr. [lat. advenire, comp. di ad- e venire «venire»] (coniug. come venire; aus. essere). – 1. Effettuarsi, per lo più casuale o improvviso (ma non necessariamente spiacevole, com’è spesso per il verbo accadere o succedere),...