Scrittore spagnolo (n. Huete - m. forse Madrid 1512 o 1513), francescano, vescovo di Sarda. Alla poesia popolare religiosa appartiene la sua prima opera nota: Coplas sobre diversas devociones de nuestra [...] del tempo, e influì notevolmente sugli scrittori religiosi posteriori, tra i quali forse anche s. Teresa e Giovanni d'Ávila. La sua opera poetica, il Cancionero (1508), appartiene più alla produzione oratoria che alla vera e propria poesia religiosa ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Amusco forse 1412 - Toledo 1490 circa). Partecipò attivamente alla agitata vita politica del tempo. Il suo Cancionero comprende 108 composizioni, di carattere amoroso, di imitazione [...] el magnífico señor don Íñigo López de Mendoza. La sua migliore opera sono le Coplas para el señor Diego Arias de Àvila sulla vanità del mondo e l'instabilità della grandezza umana. Scrisse, fra l'altro, un trattato politico, Regimiento de Príncipes ...
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Poeta francese (n. Bordeaux 1841 - m. presso Saint-Germain-en-Laye 1909). Dopo aver fondato la Revue fantaisiste (1861), che ebbe breve vita ma notevole importanza per il costituirsi della scuola parnassiana, [...] braises du cendrier (1900), drammi in versi (La reine Fiammette, 1889; Scarron, 1905; Glatigny, 1906; La vierge d'Avila, 1906), racconti e romanzi di scarso valore (Monstres parisiens, 1882), e la Légende du Parnasse contemporain (1884) che interessa ...
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O'BRIEN, Kate
Giuseppe Serpillo
Narratrice irlandese, nata a Limerick il 3 dicembre 1897, morta a Boughton (Kent) il 13 agosto 1974. Laureatasi presso l'University College di Dublino, si trasferì dapprima [...] della storia e della cultura, che sarà trasfusa in un libro di viaggi, Farewell Spain (1937), nella monografia Teresa of Avila (1951) e in almeno due suoi romanzi, Mary Lavelle (1936) e That Lady (1946). Per i suoi sentimenti repubblicani, espressi ...
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LONZI, Carla
Maria Luisa Boccia
Nacque a Firenze il 6 marzo 1931 da Agostino, artigiano, e Giulia Matteini, diplomata maestra, entrambi orfani. Era la prima figlia, accolta come «la creatura più attesa» [...] un riferimento significativo per tutta la vita. Nelle vite di sante, in particolare quelle di Thérèse Martin e Teresa d’Avila, avrebbe trovato rispecchiata quella esperienza. Nell’autunno del 1943 per decisione del padre lasciò il collegio, ma il ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] della fede gli eroi della cavalleria e viene divinizzato il linguaggio dell’amore pagano. Uno degli aspetti dell’arte di s. Teresa d’Ávila (Libro de su vida, composto tra il 1562 e il 1565; Castillo interior o Libro de las siete moradas, 1577) e di s ...
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PALLAVICINO, Ranuccio
Lisa Roscioni
PALLAVICINO (Pallavicini), Ranuccio. – Nacque il 17 ottobre 1632 a Polesine da Uberto marchese di Polesine e da Ersilia Lupi dei marchesi di Soragna. I Pallavicino [...] nel 1661 da un’opera agiografica dallo stile «gonfio e romanzesco» (Affò, 1797, p. 306) sulla vita di Teresa d’Avila, dedicata alla sorella del duca, Caterina Farnese, che si apprestava a prendere il velo come carmelitana scalza con il nome di Suor ...
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Narratore spagnolo, nato a Iria Flavia (in Galizia) l'11 maggio 1916. Dopo l'apparizione del suo romanzo d'ambiente, a forti tinte drammatiche, La familia de Pascual Duarte, Madrid 1942, la produzione [...] carabinero y otras invenciones, Barcellona 1945; Viaje a la Alcarría, Barcellona 1948; El gallego y su cuadrilla, Madrid 1951; Avila, Barcellona 1952; Del niño al Bidasoa, Madrid 1952; La catira, Barcellona 1955; El molino de viento, ivi 1956; Cajón ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] far bruciare le sue opere incaricandone il frate domenicano e suo confessore Lope de Barrientos che fu poi vescovo di Cuenca, di Ávila e di Segovia. Questi ne fece bruciare alcune, ma più altre ne riserbò per sé, valendosene per il suo Tractado de la ...
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BRUNO, Cola (Nicola)
MMutini
Nacque a Messina, in un anno non posteriore al 1480, da famiglia di modesta fortuna. Fu conosciuto dal Bembo quando questi si recò a Messina alla scuola di Costantino Lascaris [...] fu eletto cardinale, il primo pensiero fu quello di trasferire a Roma anche i figli: in tal senso scriveva a Pietro Avila esprimendogli il desiderio di avere con sé anche il Bruno. Senonché ben presto si accorse che sarebbe stato poco gradito a Roma ...
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carmelitano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’ordine religioso del Carmelo, così chiamato perché fondato nel sec. 13° sul monte Carmelo, in Palestina: frati c., suore carmelitane; come sost., religioso appartenente a quest’ordine: i c. scalzi,...