FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] archiatra pontificio e tale rimase ancora sotto il pontificato di Pio IV. È fama che questo papa, avendo letto le opere di Avicenna e dei medici della scuola salernitana, amava disputare con i medici, tra cui anche il Ferri.
A Roma, nel 1537, per i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Preceduta dalla creazione della scuola medica di Salerno, tra il tardo XII e il XIV [...] non in aperto contrasto, era già stata avvertita dagli autori arabi, e risolta con soluzioni originali e varie. Se Avicenna, ad esempio, insegnava ad affidarsi ad Aristotele per le verità scientifiche ma a seguire Galeno nella pratica diagnostica e ...
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CASTIGLIA, REGNO DI
DDavid Abulafia
Dal punto di vista della storia politica, gli sviluppi militari e dinastici della Castiglia del primo Duecento hanno poco a che fare con la Germania e la Sicilia [...] araba (i classici greci erano reperibili nella versione tradotta in arabo), ma anche i commentari, in particolare quelli di Ibn Sīnā (Avicenna) e dell'andaluso Ibn Rushd (Averroè). La presenza tra gli intimi di Federico II di Michele Scoto, che aveva ...
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RAMUSIO, Girolamo
Massimo Donattini
RAMUSIO, Girolamo (Ramusius pauper Ariminensis). – Nacque a Rimini, da Benedetto e da Elisabetta di Stefano degli Uberti, nel 1450 secondo la Cronaca Ramusia, compilata [...] di scienze, lettere ed arti in Padova, n.s., XVI (1899-1900), pp. 11-41; M.T. d’Alverny, Survivance et renaissance d’Avicenne à Venise et à Padoue, in Venezia e l’Oriente tra tardo Medio Evo e Rinascimento, a cura di A. Pertusi, Firenze 1966, pp. 75 ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] e, influenzato dalle idee di Aristotele, contribuì scarsamente al progresso delle conoscenze sull’evoluzione del pianeta: l’arabo Avicenna (10° sec.) accennò solo vagamente alla formazione delle valli e delle montagne, Ristoro d’Arezzo (13° sec ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] è consacrato alle vigne, il quinto agli alberi da frutto e non, e ai loro usi medicinali così come erano stati descritti da Avicenna e Isaac Israeli (Isḥāq al-Isrā᾽īlī ben Salomon); il sesto tratta dei giardini e delle virtù delle erbe, sia coltivate ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] e una qualsiasi forma accidentale. Una concezione di questo tipo sembra più vicina a quella tradizionalmente attribuita ad Avicenna che alla posizione tomista.
Per quanto riguarda la dottrina dell'unicità della forma sostanziale, la posizione di E ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] e del suo commentatore Averroè, che, attraverso un avvicinamento, sia pure ancora incerto, agli scritti di Alessandro di Afrodisia e di Avicenna nel corso dell'esposizione del De anima del 1504-1505, lo condurrà nel 1516 a negare la possibilità di ...
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universo (sost.)
Barbara Faes De Mottoni
L'u. dantesco si configura, nelle sue linee generali, secondo uno schema che assimila originalmente le dottrine aristoteliche e neoplatoniche, in particolare [...] sullo schema neoplatonico della deduzione della molteplicità dall'uno, soprattutto nella formulazione proposta da Avicenna e dall'autore del De Causis. Avicenna concepisce la produzione del mondo da parte di Dio come una successione necessaria che ...
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materia (matera)
Cesare Vasoli
Questo termine, almeno nella specifica accezione filosofica, è adoperato da D. secondo i significati dottrinali ormai acquisiti da una lunga tradizione speculativa e nell'ambito [...] indipendentemente dalla propria attitudine a ricevere questa o quella forma. Ma, al tempo stesso, la m. costituiva, per Avicenna, il fondamento della molteplicità, l'origine del particolare e del contingente, l'elemento negativo nella cui oscurità s ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...