DOMENICO da Ragusa (Domenico da Bologna, Domenico Galeotti Rolandi)
Piero Morpurgo
Nacque a Ragusa in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XIV, da Galeotto di Rolando. Nulla sappiamo del periodo della [...] tralasciato lo studio dell'antologia salernitana, nota come Articella, per privilegiare autori come Haly Abbas, Rhazes, Isaac Israeli e Avicenna. D. si dichiarò alfievo di Pietro d'Abano (morto nel 1316 circa), e certo se non ebbe modo di incontrare ...
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al-Suhrawardi (Suhrawardi), Sihab al-Din Yahya al-Maqtul
al-Suhrawardī
(Suhrawardī), Šihāb al-Dīn Yaḥyā al-Maqtūl Pensatore musulmano persiano (Suhraward, Iran nord-occidentale, 1154 - Aleppo 1191). [...] , Zarathustra) e trae ispirazione dai temi dell’intuizione e dell’esperienza extra-corporea che nella filosofia (Plotino; Avicenna), oltre che nella mistica, godevano di una ricca tradizione. Lo stesso al-S. rimanda a una personale esperienza ...
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Tibbonidi Famiglia spagnola (ibn Ṭibbōn), originaria di Granada, di rabbini, traduttori e intellettuali ebrei, rifugiatisi in Provenza verso la metà del sec. 12°. L’iniziatore dell’attività di traduzione [...] ), figlio di Shěmū’ēl. Di grande importanza sono le sue traduzioni dall’arabo in ebraico di Aristotele, al-Fārā ́bī, Avicenna e Averroè (utilizzate fra l’altro da Gersonide), nonché di Maimonide, Galeno, al-Batalyūṣī, Ḥunayna e altri). Tra le sue ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] sia il riferimento a Maimonide e ad Aristotele ‒ come era tramandato nelle scuole arabe, con i commenti di Averroè e Avicenna ‒ sia ad elementi neoplatonici, ma vi è anche l'eco della cultura della corte di Federico II nonché della Scolastica ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] , 1980.
Hugonnard-Roche 1984: Hugonnard-Roche, Henri, La classification des sciences de Gundissalinus et l'influence d'Avicenne, in: études sur Avicenne, dirigées par Jean Jolivet et Roshdi Rashed, Paris, Les Belles Lettres, 1984, pp. 41-75.
Le Goff ...
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FERRARI (Ferrario), Francesco Bernardino
Rita Binaghi Picciotto
Nacque il 17 (e fu battezzato il 18) giugno 1744 a Milano, da Dionigi Maria, ingegnere ed architetto collegiato in questa città, e da [...] -umanistica, come testimoniano invece i codici antichi da lui posseduti, quali ad esempio le opere di Cicerone ed un trattato di Avicenna, pervenuti all'Ambrosiana (Milano, Bibl. Ambrosiana, Inventario Ceruti, T 27/40/41/56/72/80/91/95/97/98/118 sup ...
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ONESTI, Cristoforo
Stefania Zucchini
ONESTI, Cristoforo (Christophorus de Honestis). – Figlio di Domenico degli Onesti, nacque a Bologna, città in cui ricevette anche la formazione universitaria in [...] denunciò uno studente di medicina lodigiano, che viveva a pensione presso di lui, per il furto di un manoscritto di Avicenna del valore di 40 ducati.
Nella città di origine Onesti conservò la cattedra di medicina fino alla morte, sopraggiunta il ...
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COSTEO (Costa), Giovanni
Augusto De Ferrari
Nacque a Lodi nel 1528 da famiglia nobile di Casalborgone (Torino). Nulla risulta della sua giovinezza e dei suoi studi: le prime notizie risalgono al 1565, [...] ai nervi ai muscoli), facoltà e virtù (naturali e spirituali, vitali e animali) del corpo. Il trattato prende a modello Avicenna, a dire del C. più completo dello stesso Galeno. Seguirono De igneis medicinae praesidiis libri duo, Venetiis 1593, sulle ...
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BAGELLARDO (Bajalardi), Paolo, da Fiume
Enrico Carone
Nacque probabilmente a Padova, agli inizi del sec. XV, da una famiglia nobile che ivi risiedeva da molti anni.
Non è accertata l'origine dell'appellativo [...] araba, della quale il B. sembra essere seguace: ar-Rāzī in particolar modo, sul quale deve aver compiuto studi particolari, Avicenna, e molti altri; né manca il ricordo di Galeno, Ippocrate e altri grandi maestri della scienza classica. Ma, e qui ...
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COSTANTINO, Sebastiano
Augusto De Ferrari
Nacque a Taormina (Messina) tra il sec. XV e il XVI. Praticamente assenti le notizie sulla sua vita: si sa che fu domenicano e professore di teologia e di matematica [...] sulla dottrina di Tolomeo e di un suo commentatore arabo, Haly, ma il C. cita spesso la Bibbia, s. Tommaso, Avicenna, Alcabizio, avvertendo tuttavia che la dottrina delle congiunzioni aveva fatto molti passi avanti dal tempo di Tolomeo, attraverso l ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...