essenza
La realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole cose appartenenti allo stesso genere o specie.
Da Aristotele alla tarda [...] tra l’e. e l’esistenza, almeno sul piano logico, è ravvisabile già in autori precedenti (per es., in Alfarabi); è tuttavia con Avicenna che la distinzione tra l’e. o quiddità o realtà o cosalità della cosa (dhāt, māhiya, ḥaqīqa, shay’iyya) e la sua ...
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giudaica, filosofia
Si usa definire filosofia giudaica il pensiero filosofico di autori vissuti dal 1° sec. d.C. sino a oggi in aree geografiche diverse (nel Vicino e Medio Oriente, in Europa e in Africa [...] e scienziato ebreo provenzale Lēwī ben Gērĕshōn, noto come Gersonide (1288-1344). A questo si accostarono altri due fenomeni: un ‘avicennismo ebraico’, sviluppatosi in area spagnola e provenzale tra il 1250 e il 1400 ca.; e una sorta di ‘scolastica ...
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Galassia
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
È il nome greco (Γαλαξίας, latino Galaxias) della latina Lactea Via, la Via Lattea: espressione mai usata da Dante. In Pd XIV 97-99, D. ricorre a essa come quella [...] ' (fatta sul testo arabo) sono stelle piccolissime, indistinguibili, che producono quell'albore; e così pare che pensino anche Avicenna e Tolomeo (Almagestum I 8).
Le opinioni qui esposte da D. sembrano però derivare da quanto scrive Alberto Magno ...
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Matta ibn Yunus, Abu Bisr
Mattā ibn Yūnus, Abū Bišr
Traduttore e commentatore di Aristotele, cristiano nestoriano siriaco (m. Baghdad 940). Attivo prima negli ambienti scolastici siriaci (Dayr Qunnā) [...] , la sua concezione della Natura quale forza immanente del movimento del mondo, che fu oggetto di critica da parte di Avicenna. In secondo luogo, il celebre dibattito attorno ai meriti della logica e della grammatica e ai reciproci rapporti tra le ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] soltanto, tutti i modelli ai quali riconosce un valore didattico esemplare (e, cioè, il Liber canonis totius medicinae di Avicenna per le dottrine mediche, le Institutiones oratoriae di Quintiliano per l'arte retorica e l'Epistola ad Romanos di Paolo ...
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spirito (ispirito; spirto; spiro)
Paolo Mugnai
Dal latino spiritus, " soffio ", " vento ", " esalazione ", che a sua volta è calco dal greco πνεῦμα assumendone tutta la ricca gamma di significati, derivanti [...] ciò D. segue la dottrina corrente (cfr. ad es. Alb. Magno De Somno et vigilia I I 7), che, sulla scorta di Avicenna (Canon totius medicinae I, fen. I, dottr. 6, c.1), modifica l'impostazione galenica, accordandola con il pensiero di Aristotele (Part ...
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CERMISONE, Antonio
Federico Di Trocchio
Nacque a Padova (e non a Parma o Verona come erroneamente riferiscono alcune fonti) nella seconda metà del sec. XIV da Bartolomeo da Parma, condottiero al servizio [...] attività originale, lo Studio patavino attraversava un periodo di declino: attività correnti erano i commenti, in particolare di Avicenna, e la raccolta rapsodica di singoli casi e terapie in volumi di consilia, nei quali la casistica nosografica si ...
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RISTORO d'Arezzo
Michele Piciocco
RISTORO d’Arezzo (o Restoro nella forma fonetica aretina). – Non è nota la data di nascita. Le pochissime notizie biografiche riguardanti Ristoro a oggi disponibili [...] l’astronomo Jahjā ben Abȋ al Manṣȗr (Jovanni filiolo de l’Almasore, VIII-IX secolo) e confuta le opinioni di Avicenna (X-XI secolo) e Averroè (XII secolo). Gli altri autori citati nella Composizione, da inserire dunque nell’orizzonte culturale del ...
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sangue
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nella Vita Nuova, con il significato e in usi estensivi tuttora comuni; due esempi nel Fiore, nessuno nel Detto.
In Pg V 74 Iacopo del Cassero, [...] a quella delle quattro digestiones a cui è soggetto il s. nello stomaco, nel fegato, nel cuore e nelle singole membra: cfr. Avicenna Animal. III 3, Canon I I IV 2) D. si collega nel lungo discorso sull'origine dell'anima umana posto in bocca a ...
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adolescenza (adolescenzia)
La prima delle quattro età dell'uomo, che nel dantesco ‛ arco della vita ' è quella che precede, montando, a la gioventute (Cv IV XXIV 4; v. anche GIOVENTUTE; SENETTUTE; SENIO). [...] porta de la gioventute (XXV 1): D., in accordo con Galeno (In libros Hippocratis de salubri victus ratione I 7) e Avicenna (Canon I I 3 3), afferma che la differenza tra le età deriva dalla reciproca combinazione delle quattro qualità: caldo-freddo ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...