. L'importanza della scienza dei cristalli (v.) appare manifesta quando si consideri che lo stato cristallino è proprio dell'immensa maggioranza dei corpi solidi. Fra questi, i vetri soltanto e i colloidi [...] con accenni alla loro forma, ma in modo così oscuro ed empirico da renderne difficile il riconoscimento. Né in seguito Avicenna, che si occupò di classificare e descrivere i corpi minerali e Agricola, che pur raccolse nel De natura fossilium tutte ...
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GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] di Francesco Bonafede, medico e botanico, fondatore dell'orto dei semplici. Per un anno tenne la lettura del terzo libro di Avicenna presso la cattedra di medicina pratica. Il 10 maggio 1539 conseguì a Venezia la laurea presso il Collegio dei fisici ...
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ZANCARI, Alberto (Alberto da Bologna, Albertus de Zanchariis, magister Albertus)
Tommaso Duranti
– Nacque a Bologna, probabilmente attorno al 1280, dal medico Galvano e da Beatrice di Jacopo Faffi; anche [...] - R. Lambertini - A. Tabarroni, Due manoscritti con questioni mediche. Note e schede, ibid., pp. 387-432, passim; J. Chandelier, Avicenne et la médecine en Italie. Le Canon dans les universités (1200-1350), Paris 2017, pp. 233-236; Cives Veneciarum ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] teoria illustrata nei trattati dei sec. 8°-15°. Teorici principali furono: Khalīl (8° sec.), al-Kindī (9° sec.), al-Fārā´bī (10°), Avicenna (11°), Ṣafī ad-dīn (13°), Abd el-Qāder (15°). Dai loro scritti si apprende che prima del 9° sec. la serie dei ...
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Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] di M. sono peraltro in gran parte le stesse della falsafa. M. è influenzato soprattutto da al-Fārā´bī, e in parte da Avicenna e al-Ġāzālī. La guida giocò un ruolo importante per il pensiero filosofico. Nell’ambiente ebraico, in gran parte ostile alla ...
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BERTOLOTTI, Gian Giacomo
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Era figlio di Pellegrino e nipote di Francesco, entrambi rinomati medici. La prima notizia pervenutaci che lo riguardi è del 1491, anno in cui era studente di filosofia e [...] l'opera consiste in un breve cenno sulla storia della medicina, letto dal B. all'inizio della sua lettura straordinaria su Avicenna nell'università di Ferrara nel 1498, nel quale in realtà lo studio della medicina antica non veniva molto approfondito ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] di Frobenius, entrò in relazione con Erasmo (è in questo anno che, come gesto polemico, brucia pubblicamente il Canone di Avicenna). L'anno seguente fu obbligato a lasciare Basilea per l'ostilità degli ambienti accademici. Da allora in poi riprese la ...
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memoria
Il termine designa la capacità di conservare e riproporre le immagini delle esperienze passate, siano esse sensibili o intellettuali; ma designa anche le stesse immagini o ricordi di quelle esperienze. [...] cultura latina m. viene dunque a significare anche, in generale, il ‛ tesoro ' delle ‛ forme ' come delle ‛ intenzioni ', per dirla con Avicenna, e cioè di tutto ciò di cui si è avuto esperienza; m. è quindi anche il tesoro della fantasia (seguendo ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] direzione dell'erigendo Monte di pietà. Secondo una lettera (Epistolae, VII, 1), nel 1510 tenne lezione sul libro I del Canone di Avicenna e, dalla dedica al figlio Timoteo del Commento al libro I dell'Ars parva di Galeno, si deduce che nel 1512 fece ...
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formativo (informativo)
Alfonso Maierù
Nella forma volgare, il termine in D. si accompagna sempre al nome ‛ virtù ' e designa quella potenza attiva del seme umano capace di dar vita, nel processo generativo, [...] corpo; fornisce così l'anima di un corpo aereo, capace di tutto ciò di cui è capace un corpo umano.
Bibl. - Avicenna (Ibn Sīnā), Canon, Venezia 1555; Galeno, De Naturalibus facultatibus, in Opera, I, Venezia 1586; ID., De Semine, ibid; Alberto Magno ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...