TUBERCOLOSI (dal lat. tuberculum "tubercolo")
Vincenzo FICI
Eugenio MORELLI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Enrico Ettorre
Malattia infettiva e contagiosa, così denominata dalla caratteristica alterazione [...] greca e romana (Ippocrate, Areteo di Cappadocia, Galeno, Plinio e Celso). La scuola araba, nel Medioevo, con a capo Avicenna, accettò le concezioni d'Ippocrate e di Galeno. Un particolare studio della tisi polmonare venne fatto, all'incirca in quello ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] doctrinale glossato" è a pegno a fronte di un prestito di 11 ducati, a fronte di 17 un Terenzio. Un libro con "totum Avicenna" vale 14 ducati. Nel 1442 una "Rhetorica nova et vetus" è valutata 4 ducati, 4 "un officio della Madonna", 2 un Sallustio ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] in al-Qānūn fī 'l-ṭibb (Canone della medicina, noto anche come Canon medicinae o Liber canonis totius medicinae) di Avicenna. I medici arabi serbarono una vivida memoria storica di questo processo. Si può menzionare a tale riguardo la prefazione del ...
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percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale [...] si avrebbe là p. di due realtà in luogo di una essendo due i cristallini con relativa immagine); ma altrove lo stesso Avicenna pone la " perfectio videndi " nel momento in cui la specie perviene al senso comune (De Anima III 8, f. 16A-B): " Si ...
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AGOSTINO da Trento
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Nacque fra la fine del XIII e l'inizio del secolo seguente a Trento, ed entrò nell'Ordine degli eremitani di S. Agostino, dedicandosi contemporaneamente allo studio dell'astrologia [...] regnantium". Partendo da questo principio, e sostenendo le sue argomentazioni con frequenti citazioni da Ippocrate, Galeno, Dioscoride, Avicenna e anche da Aristotele e Marziale, egli, in nove capitoli, esamina la natura dei sintomi, le precauzioni ...
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senettute (senettude)
Luigi Blasucci
Latinismo che ricorre soltanto nel Convivio: IV XXIII 4 partesi questa parte in quattro, secondo che per quattro etadi diversamente adopera, sì come per l'adolescenza, [...] del termine si concentra nei capp. XXIII-XXVIII del IV libro, dove D., riallacciandosi al pensiero di Galeno e di Avicenna secondo l'esposizione di Alberto Magno (De Iuventute et senectute), svolge la teoria delle quattro età della vita: nell'ambito ...
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al-Amiri, Abu l-Hasan Muhammad Ibn Yusuf
al-‛Āmirī, Abū l-Ḥasan Muḥammad Ibn Yūsuf
Filosofo musulmano di stirpe iranica (n. Khorasan, Nishāpūr - m. 992). Attivo nel Khorasan e a Baghdad, discepolo di [...] attacchi dei dotti tradizionalisti, ispirandosi forse alle idee espresse da al-Kindī nella «filosofia prima»; designa Dio come essere dall’esistenza necessaria (al-wāǧib al-wuǧūd), con una distinzione che verrà poi ripresa ed elaborata da Avicenna. ...
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Forse il più eminente scienziato del Medioevo musulmano, nato nell'ultimo mese del 362 èg. (settembre 973) nei sobborghi (bīrūn) di Khuwārizm (pron. Khārizm, cioè Khīwà a sud del lago d'Aral) e morto il [...] e pratica, la fisica, la geografia e la medicina; sì occupò di filosofia e fu anche in corrispondenza scientifica con Avicenna; ebbe vivo interesse - cosa rarissima fra musulmani - per le culture straniere, e perciò studiò un poco di ebraico e di ...
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Uno dei maggiori teologi speculativi dell'islamismo e inoltre rinomato scrittore, in arabo, di filosofia, diritto, matematica, astronomia, medicina, astrologia e scienze occulte; nato ad ar-Rayy (antica [...] che in qualche modo possono riannodarsi a espressioni del Corano. Commentò e compendiò il libro al-Ishārāt di Avicenna (v.), autore da lui tenuto in gran conto, benché ne ripudii parecchie dottrine come quella delle emanazioni neoplatoniche ...
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Notevole scrittore arabo cristiano di setta nestoriana. Visse a Baghdād (onde l'epiteto d'al-Baghdādī, che talora gli vien dato) e a Seleucia di Mesopotamia (sulla riva occidentale del Tigri, di rimpetto [...] citato più volte da Averroè, nelle cui versioni latine appare storpiato in Abelfarag Babyloniensis, Alfagere, Albefagar, Abbefagar. Avicenna, suo contemporaneo, lo lodava come medico, ma non come filosofo Scrisse pure di materie ecclesiastiche: p. es ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...