Filosofo scozzese (1175 circa - 1236 circa). Studiò a Oxford e nel continente: in Spagna, a Toledo, nel 1217 tradusse dall'arabo il De animalibus di Aristotele (vale a dire i 10 libri della Historiae animalium, [...] ad Aristotele fatte da lui e da altri. Nel 1230 dedicava a Federico II la versione del De animalibus di Avicenna e una sua opera astrologica (formata da un Liber introductorius, un Liber particularis e una Physiognomia). Ci restano frammenti di ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] quelle mediche di Ippocrate e di Galeno. Tra i grandi medici arabi si ricordano Albucasis per il suo trattato di chirurgia e Avicenna il cui Canon totius medicinae fu anche in Occidente il più autorevole testo di medicina fino a tutto il 16° secolo ...
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Galeno
Medico (Pergamo 129-130 - ivi, o Roma, 201). Iniziatosi alla filosofia aristotelica, si recò poi ad Alessandria per lo studio dell’anatomia. Nel 157 tornò a Pergamo, da dove si trasferì, nel 162, [...] , eclettica) senza peraltro sovvertire le concezioni ippocratiche. Ciò portò all’adozione dei testi di Galeno (e del Canone di Avicenna) nelle università medievali e all’organizzazione di un tipo di medicina basato sulla lettura dei testi antichi. ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] ebreo convertito Giovanni Avendeath, con l'aiuto di Domenico Gundisalvi, arcidiacono di Segovia, il quale tradusse pure la Metafisica di Avicenna e altri scritti dello stesso. A sua volta, Gerardo da Cremona voltò in latino il De causis, e un anonimo ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] nel 994), e, per tacere di Averroè, nelle cui opere sono pure molteplici dati anatomici, più notevole fra tutti il predetto Avicenna, che nel primo libro (qualcosa anche nel terzo) del suo celebre Canone (Qānūn) trattò pure d'anatomia e in parte di ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] di un Plato arabus, ossia in relazione alla Theologia Platonis e quindi in riferimento alla filosofia di al-Fārābī o di Avicenna. L'opera di al-Kindī è stata considerata alla luce degli articoli di condanna di Egidio Romano (1245-1316), autore di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'alchimia nel Medioevo latino e greco
Robert Halleux
L'alchimia nel Medioevo latino e greco
L'alchimia consisteva in un insieme di [...] 1256-1259, utilizza ampiamente il trattato sugli allumi e sui sali e il De anima in arte alchemiae attribuiti ad Avicenna.
Ma fu soprattutto Alberto Magno (1193 ca.-1280) che, nei suoi Meteororum e soprattutto nel De mineralibus (1250-1254), integrò ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Le gerarchie del sapere
Jean Jolivet
Le gerarchie del sapere
È impossibile, per diverse ragioni e da vari punti di vista, che le discipline [...] ibn Aḥmad al-Ḫwārizmī e dedicato al principe samanide Nūḥ III, noto, fra l'altro, per aver messo a disposizione di Avicenna la propria biblioteca, finanziandone gli studi. Alla fine della prefazione, l'autore ci informa che la sua opera "è divisa in ...
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intelletto possibile
Cesare Vasoli
. È, certo, impresa non facile enucleare da vari passi delle opere di D. una posizione compiuta e ben definita intorno a questo argomento, di cui è ben nota la singolare [...] - ha notato esattamente il Nardi - egli riprende e fa propria un'interpretazione di tono e origine neoplatonica, avanzata soprattutto da Avicenna, ma ripresa, tra gli altri, anche da Alberto Magno (Nat. orig. an. II 8) che l'aveva sviluppata con un ...
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DURANTI (Durante, de Durantibus), Girolamo
Tiziana Pesenti
Nacque a Pavia intorno al 1450 da Dagletano, morto prima del 1482. Esordi nell'arte tipografica come editore: nel 1482 formò una società con [...] il Carcano e il D. procedettero alla stampa dei libri III-V, sottoscritti tra marzo e aprile 1483.
Prima ancora di ultimare l'Avicenna il D. tentò l'attività di tipografo, valendosi però dei materiali del Carcano. Il 31 genn. 1483 fini di stampare la ...
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avicennia
avicènnia s. f. [lat. scient. Avicennia, dal nome del filosofo e medico Avicenna (v. avicennismo)]. – Genere di piante verbenacee delle regioni tropicali: sono alberi provvisti di radici respiratorie che vivono lungo le spiagge marine,...
avicenniano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce al pensiero del filosofo e medico musulmano Avicenna (v. avicennismo): teoria, concezione a., indirizzo avicenniano. 2. s. m. Seguace del pensiero di Avicenna; in partic., al plur. avicenniani,...