Nome (dal medio persiano apastāg, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri della religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo). I libri sono da distinguere dai commenti (zend, «esegesi») sorti [...] , o da Giamaspa, ministro di Vishtaspa. La redazione definitiva avvenne verosimilmente sotto Sapore II (309-379).
Lingua avestica La lingua in cui sono stati scritti gli A., di tipo indoeuropeo, rappresenta la più antica documentazione posseduta dell ...
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ZEND
Antonino Pagliaro
. L'uso che della parola "zend" fece A. H. Anquetil Duperron (v.), scopritore dell'Avestā, associandola ad Avestā nel complesso Zendavesta, o servendosene a indicare la lingua [...] una falsa interpretazione del complesso tradizionale apastāk u zand. Infatti il pahlavī zand indica invece l'esegesi dell'Avestā, come si era venuta formando nella cerchia religiosa zoroastriana, cioè indica il complesso della letteratura in pahlavī ...
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Orientalista (Kitzingen 1820 - Monaco di Baviera 1905), prof. di iranico nell'univ. di Erlangen (1849-90). Curò l'edizione e traduzione parziale dell'Avesta (1853-68), integrata dal fondamentale trattato [...] Eranische Alterthumskunde (1871-78), che abbraccia tutti gli aspetti delle antichità sacre, pubbliche e private dell'antico Iran ...
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Orientalista (Ostdorf, Württemberg, 1827 - Bad Ragaz 1876), prof. nel Poona College (India); dal 1868 prof. di sanscrito nell'univ. di Monaco; autore di pubblicazioni fondamentali sull'Avesta. ...
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Orientalista (Copenaghen 1815 - ivi 1878), prof. di filologia indiana nell'univ. di Copenaghen. I suoi più noti lavori sono però di iranistica: a lui si deve l'iniziata edizione dell'Avestā (1852-54) e [...] quella del Bundahishn (1851), oltre a varie memorie sulle iscrizioni antico-persiane ...
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Glottologo e iranista tedesco (Forst ob Limmersdorf 1855 - Langeoog 1925). Si deve a lui la più compiuta indagine sulle lingue iraniche antiche, e in particolare sui rapporti fra la lingua dell'Avesta [...] e delle iscrizioni degli Achemenidi e la lingua dei Veda. Sua opera massima è l'Altiranisches Wörterbuch (1904). Si occupò con successo di studî medio-persiani ...
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WESTERGAARD, Niels Ludvig
Orientalista, nato a Copenaghen il 27 ottobre 1815, ivi morto il 9 settembre 1878. Fu professore di filologia indiana all'università di Copenaghen; ma i più noti suoi lavori [...] sono di iranistica: si devono a lui l'iniziata edizione dell'Avesta (Copenaghen 1852-54) e quella del Bundahish (1851), oltre a varie memorie sulle iscrizioni antico-persiane. ...
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WACKERNAGEL, Jacob
Glottologo, figlio di Wilhelm, nato a Basilea l'11 dicembre 1853. Ebbe nella città natale il grado di libero docente nel 1876, di professore straordinario nel 1879, ordinario nel 1881; [...] , II, e IV), e il tentativo fatto insieme con l'Andreas di restaurare l'ortografia arsacidica e la pronunzia originaria dell'Avesta. Per il greco, oltre al riuscito schizzo Die griechische Sprache (in Kultur der Gegenwart, I, viii, 3ª ed., pp. 371-93 ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] importanti del movimento romantico. L’iranistica sorse alla fine del 18° sec. con la scoperta e versione dell’Avesta a opera di A.-H. Anquetil-Duperron, e proseguì attraverso la decifrazione delle iscrizioni achemenidi, lo studio del mediopersiano ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] Nel 1498 era vicario e luogotenente di Trieste fino al 10 maggio, quando era già stato sostituito da Sebastiano Castellano d'Avesta. Nel 1499 svolse l'attività sua propria, quella di giurisperito, difendendo Omnibono de Coppa e donna Clara vedova di ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...