Prarthana samaj
(sanscr. «Società della preghiera») Organizzazione dell’India moderna per la riforma socio-religiosa. Fondata a Bombay nel 1867 per opera di N.H. Paramanand e dei fratelli Pandurang [...] anche l’abolizione del sistema castale. La religione proclamata dal P.s. voleva essere una sintesi di tutte le grandi religioni; nel suo manuale si trovano brani presi dai vari libri sacri, come i Veda, le Upanishad, la Bibbia, l’Avesta e il Corano. ...
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Glottologo e orientalista tedesco, nato il 21 gennaio 1855 in Forst ober Limmersdorf, morto a Langeoog il 27 agosto 1925. Fu successivamente professore nelle università di Halle, Giessen, Strasburgo e [...] Spiegel e il Hübschmann, egli fece opera di pioniere scoprendo e mettendo in chiaro i rapporti fra la lingua dell'Avestā e delle iscrizioni degli Achemenidi con quella dei Veda. Documento insigne della sua attività in questo campo sono la trattazione ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] et Parthorum et Medorum religio, Oxford 1700, mise a profitto fonti arabe e neopersiane. La scoperta e l'interpretazione dell'Avestā e delle iscrizioni cuneiformi da un lato, i più stretti contatti con la Persia moderna dall'altro, spronarono i dotti ...
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Parola araba che significa "appartenente alla gente della dhimmah", ossia alla gente munita d'un patto di protezione, e designa il non musulmano suddito dello stato islamico. Tale sudditanza è ammessa [...] dopo la morte di Maometto, i giuristi equipararono anche i zoroastriani (magiūs, guebri, Parsi), i quali hanno l'Avestā (v.) come presunto loro libro sacro. Altri infedeli che questi non sono tollerati nello stato musulmano; essi devono convertirsi ...
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Il maggiore indianista francese, nato a Parigi il 12 agosto 1801, morto il 28 maggio 1852. Mosso dall'entusiasmo che le notizie dall'India e dall'Oriente avevano suscitato in Europa, lasciò la professione [...] scientifico, l'interpretazione dell'Anquetil du Perron. Pubblicò poi (Parigi 1833-1845) un commentario sul Yasna (altra parte dell'Avesta) e la decifrazione delle iscrizioni cuneiformi trovate a Persepoli, dei secoli VI-V a. C. e che sono il più ...
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È nella tradizione iranica e nella greca il capostipite della dinastia degli Achemenidi (v.). Della sua realtà storica non si hanno prove, poiché, se da un lato l'iscrizione di Dario sulla roccia di Bīsutün [...] , 44; Ovidio Metam., IV, 212), e per tale fatto è stato da taluno erroneamente identificato con il mitico re Yima Xšaēta dell'Avestā; a volte appare presso i poeti come sinonimo di "persiano".
Ebbe nome Achemene un fratello di Serse. Si sa di lui che ...
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WACKERNAGEL, Jacob
Glottologo, figlio di Wilhelm, nato a Basilea l'11 dicembre 1853. Ebbe nella città natale il grado di libero docente nel 1876, di professore straordinario nel 1879, ordinario nel 1881; [...] , II, e IV), e il tentativo fatto insieme con l'Andreas di restaurare l'ortografia arsacidica e la pronunzia originaria dell'Avesta. Per il greco, oltre al riuscito schizzo Die griechische Sprache (in Kultur der Gegenwart, I, viii, 3ª ed., pp. 371-93 ...
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Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] è poi suddiviso in quattro parti (cinque in estate), dette gāh, a partire dal levare del Sole. Per quanto riguarda le stagioni, nell'Avesta l'anno è suddiviso in 10 mesi invernali e due estivi, ma già nel commentario in pahlavi allo stesso testo si ...
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Poeta persiano del sec. IV dell'ègira (X-XI d. C.). I dati biografici, abbondanti nella tradizione storico-letteraria persiana, sono spesso in contraddizione fra loro e con le notizie ricavabili dall'opera [...] baratro dell'epoca ellenistica e arsacidica, sino ai più antichi documenti della civiltà e vita religiosa iranica, alle più antiche parti dell'Avestā. Tutta la prima parte dello Shāhnāmeh, i nomi e le gesta dei mitici re ed eroi dell'Īrān, è già in ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] , il complesso dei libri sacri dello Z., in cui è agevole distinguere un gruppo di scritti più tardi, l'Avesta recente, dalle diciassette Gāthā (inni) che riflettono ancora viva la personalità di Zarathustra. È così definita gāthica la prima dottrina ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...