HAOMA
Giuseppe MESSINA
. Termine iranico, dalla radice hav- (ant. ind. su-, onde il vedico e sanscrito soma) "spremere". Nella letteratura vedica e mazdea indica sia una pianta (che è detta di colore [...] Più tardi però quel rito penetrò di nuovo nella religione mazdea e vi tiene ancora un posto precipuo. Un inno dell'Avesta posteriore (Yasna, 9) è consacrato alle lodi del haoma.
Bibl.: R. Pettazzoni, La religione di Zarathustra, Bologna 1920, p. 58 ...
Leggi Tutto
GELDNER, Karl Friedrich
Ambrogio Ballini
Indianista, nato a Saafeld (Sassonia Meinigen) il 17 dicembre 1852, morto il 5 febbraio 1929 a Marburgo, ove si trovava in qualità di professore ordinario di [...] (Stoccarda 1907-09); Vedismus und Brahmanismus (in Bertholet, Religionsgesch. Lesebuch, 2ª ed., Tubinga 1928). Fra gli scritti di soggetto iranistico vanno ricordati: Studien zum Avesta (Strasburgo 1882); ediz. dell'Avestā (Stoccarda 1886-1894). ...
Leggi Tutto
PRĀRTHANĀ-SAMĀJ (Società della preghiera)
Mario Vallauri
Setta religiosa dell'India moderna. Fondata a Bombay nel 1867, e resa attiva e feconda nei suoi primordî per opera di un colto medico indigeno [...] del Brāhma-Samāi essa si presenta, per la parte dottrinale, come una sintesi di tutte le più importanti religioni occidentali e indigene, raccogliendo nel proprio manuale selezioni dal Veda, dalle Upanisad, dalla Bibbia, dal Corano e dall'Avesta. ...
Leggi Tutto
Architetto inglese (Londra 1914 - Stoccolma 2005). Studiò al Politecnico di Londra e, in Svezia dal 1939, frequentò l'Accademia di Stoccolma (1944-45), indirizzando la sua ricerca verso soluzioni organiche [...] , ideato come un contenitore polifunzionale con vie e piazze interne), fabbriche (fabbrica di cartone, Fors, presso Avesta, 1950-53; fabbrica Storviks-Hammarby, presso Sandviken, 1953), numerosi complessi residenziali (Brittgården a Tibro, 1959-61 ...
Leggi Tutto
PARSI
. Denominazione, letteralmente significante "Persiani" della comunità zoroastriana d'India, discendente da zoroastriani di Persia immigrati in India, in seguito all'invasione araba e all'islamizzazione [...] , non tardarono a svilupparsi in alto grado tra i Parsi. Attraverso essi, come è noto, fu rivelato all'Europa l'Avestā, e allorché, grazie al memorabile viaggio di Anquetil Duperron, l'antica civiltà e religione iranica si cominciarono a conoscere e ...
Leggi Tutto
MÜLLER, Friedrich Maximilian (Max Müller)
Ambrogio BALLINI
Nicola TURCHI - *
Indologo, glottologo e storico delle religioni, figlio di Wilhelm M. (v.), nato a Dessau il 6 dicembre 1823, morto a Oxford [...] di F. Bopp e dello Schelling e nel 1845 a Parigi, dove da E. Burnouf fu avviato allo studio del Veda e dell'Avesta e, certo per consiglio del maestro, concepì il disegno di un'edizione dell'intero Ṛgveda. Per attuare il suo assunto, si recò nel ...
Leggi Tutto
Fisico e psicologo tedesco (Gross-Särchen, Lusazia, 1801 - Lipsia 1887); prof. di fisica all'univ. di Lipsia (1834), dovette ritirarsi (1839) per gravi condizioni di salute. Guarito, riprese attivamente [...] facendosi assertore dell'idea di un cosmo animato in ogni sua forma (pan psichismo) nei volumi Nanna (1848) e Zend-Avesta (1851). La sua psicofisica è un tentativo di fondare una scienza esatta dei rapporti tra mondo fisico e mondo psichico; perciò ...
Leggi Tutto
. Nei testi vedici più antichi il termine indica "un essere fornito di potere occulto", che poteva essere benefico o malefico; e fu epiteto usato per gli dei: tale significato ha conservato la corrispondente [...] i nemici più potenti degli dei. Il contrasto tra deva e asura, così fissato, si mantenne nella letteratura posteriore; nell'Avesta accadde l'inverso.
Bibl.: E. W. Hopkins, Epic Mythology, Strasburgo 1915, pp. 46-52; V. Papesso, Inni del Rigveda, I ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] Mainyu ‒ sovrastati dalla figura di Ahura Mazdā, il dualismo quale si riflette nelle fonti greche e, in parte, anche nell'Avesta, consiste nel contrasto diretto di Horomasdes e Areimanios. A essi, in modi più o meno espliciti, si sovrappone la figura ...
Leggi Tutto
JONES, Sir William
Ambrogio Ballini
Orientalista (pioniere degli studî indologici) e giurista inglese, nato a Londra il 28 settembre 1746, morto a Calcutta il 27 aprile 1794.
Già nel 1770 pubblicava [...] studiosi di Oxford dalle accuse che l'Anquetil du Perron aveva loro mosse nell'introduzione alla sua versione dell'Avesta (di questa, anzi, metteva in dubbio l'autenticità). Appartengono al 1772: Poems, chiefly translations from Asiatic Languages; al ...
Leggi Tutto
avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...