Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella [...] figurano nella maggior parte della documentazione come sacerdoti dello zoroastrismo; che sono stati loro i codificatori dell’Avesta; e che le funzioni particolari di esorcisti, indovini, fattucchieri (onde il termine magia) sono attribuite loro solo ...
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RUSTAM
. È il maggiore eroe dell'epopea iranica postavestica, quale appare soprattutto fissata nel Libro dei re di Firdusi. Figlio di Zāl e Rūdābeh, d'invitto valore guerriero, riempie larga parte del [...] poema con le sue gesta, sinché è ucciso a tradimento dal fratellastro Sheghād. È ignoto all'Avestā, come in genere è ad essa estraneo il ciclo di cui egli è la figura dominante, e che sembra originario del Sigistān. ...
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FRAVASHI
Giuseppe Messina
. Nome iranico che nella tradizione mazdea designa una nozione molto complessa. È uno dei cinque elementi del composto umano (ahū "vitalità", daēnā "persona", baodhah "percezione". [...] all'uomo, si unisce all'anima dopo la morte e ne assicura l'immortalità. Le Fravashi sono descritte nell'Avesta recente (Yaèt, 13; v. avesta, p. 630 seg.), quali esseri preesistenti anche alla creazione del mondo, del cielo (vers. 2), della terra (9 ...
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GEIGER, Wilhelm
Ambrogio Ballini
Orientalista, nato a Norimberga il 21 luglio 1856. Particolarmente versato nell'iranico e nel sanscrito, fu scolaro di F. Spiegel. Dal 1891 professore ordinario di glottologia [...] . Nel 1895-1896 visitò l'India e Ceylon.
Suoi principali scritti nell'ambito dell'iranismo sono: Handbuch der Avesta-Sprache (3ª ed., Erlangen 1879); Ostiranische Kultur im Altertum (Erlangen 1882; trad. ingl., Londra 1885); Etymologie des Baluci ...
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Nello zoroastrismo sono le potenze divine (in avestico «i santi immortali») direttamente subordinate alla suprema e unica divinità Ahura Mazdā e a questa intimamente associate nella custodia e nel reggimento [...] del dramma dualistico che caratterizza questa religione. Nelle Gāthā, la parte più antica delle scritture sacre zoroastriane (➔ Avesta), gli A. compaiono individualmente, senza essere ancora raccolti sotto il loro nome collettivo che si presenta solo ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] , 42-53 e 57, formano le gāthā ("canti, inni" in versi), che costituiscono il nucleo più antico del Yasna e di tutto l'Avestā, e rappresentano più fedelmente il pensiero e la dottrina genuina di Zarathustra. I capitoli 35-41 del Yasna costituiscono i ...
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Figlio (sec. 6º a. C.) di Arsame e padre di Dario I, era governatore in Persia e seguì Ciro nella spedizione contro i Massageti (529 a. C.); dopo che il figlio salì al trono, I., come satrapo di Partiana, [...] di province ribelli (521-520). È incerto se con questo I. sia da identificare il Vištāspa che nell'Avesta appare come protettore di Zarathustra e fautore della sua religione: identificazione che porterebbe a quella della dinastia kayanide, nota ...
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L'archeologia del Medio Oriente: Iran e Asia Centrale
Pierfrancesco Callieri
Iran
L'antica Persia iniziò ad attrarre l'attenzione dei viaggiatori occidentali già dal periodo medievale, ma un interesse [...] sviluppò solo nel corso del XVIII secolo. Gli studi si rivolsero sia all'esame delle fonti scritte (traduzione dell'Avesta da parte di A.-H. Anquetil-Duperron e decifrazione delle iscrizioni partiche e medio-persiane di epoca sasanide condotta da ...
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Prārthanā-Samāj Movimento religioso indiano, sorto a Bombay nel 1867 per opera di N.H. Paramanand e dei fratelli Pandurang sul modello del Brāhma-Samāj e con analoghi ideali teistici e liberali; tra i [...] suoi scopi era anche l’abolizione delle caste. La religione proclamata dall’associazione voleva essere una sintesi di tutte le grandi religioni; nel suo manuale si trovano brani presi dai vari libri sacri: Veda, Upaniṣad, Bibbia, Avesta, Corano. ...
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Nato a Livinhac-le-haut (Francia) nel 1876, prete della congregazione di Saint Sulpice, insegnante in più seminarî, uscì nel 1910 dalla Chiesa. Nel 1919 fu nominato professore di storia delle religioni [...] écritures manichéennes, Parigi 1918, voll. 2; L'évolution intellectuelle de S. Augustin, I: Du manichéisme au néoplatonisme, ibid. 1918; Zoroastre avant l'Avesta, ibid. 1920; La chanson de Sainte Foy, ibid. 1926; L'évangile selon Marc, ibid. 1927. ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...