Nome (dal medio persiano apastāg, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri della religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo). I libri sono da distinguere dai commenti (zend, «esegesi») sorti [...] , o da Giamaspa, ministro di Vishtaspa. La redazione definitiva avvenne verosimilmente sotto Sapore II (309-379).
Lingua avestica La lingua in cui sono stati scritti gli A., di tipo indoeuropeo, rappresenta la più antica documentazione posseduta dell ...
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- Secondo l’Avesta, tutti gli esseri (propriamente «gli adorati») che hanno un qualche posto nella devozione dello zoroastrismo. Il concetto di Y. nacque nel momento in cui la tendenza al monoteismo puro [...] di Zarathustra venne limitata dalla reazione del politeismo iranico prezoroastriano; questo trovò il modo di inserire le proprie divinità (Mithra, Verethragna, Vayu, Anāhitā ecc.), sia pure in forma subordinata, ...
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- Una delle parti dell’Avesta, contenente il rituale del servizio divino. Si compone di 72 capitoli, redatti in epoche diverse, suddivisi in tre sezioni: le Gāthā, ovvero gli Inni, la sezione più importante; [...] lo Yasna haptahāti («lo Y. dai 7 capitoli») e infine lo Yasna detto recente, che ingloba in sé alcuni elementi naturalistici respinti da Zoroastro ...
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. Nell'Avestā col nome di hyaona viene designato (Vašt 9,30; 19,87) un popolo ostile ai Persiani e alla religione bandita da Zaratustra: nell'Ayātkār-i Zarērān, poemetto epico dell'età di mezzo, viene [...] narrato un episodio della lotta tra Vištāsp, re degl'Irani e difensore della fede mazdaica, contro Arjāsp, re dei Xyōnān. È probabile che questo popolo sia da identificare con quel popolo di Chionitae ...
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Mitico re della cosmogonia avestica (➔ Avesta). Secondo l’Avesta fu il primo re che salvò la specie umana dal diluvio costruendo un castello nelle viscere della Terra. ...
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Una delle parti liturgiche dell’Avesta (pahlavico «Tutti i giudici»), nota anche come Vispered. È una serie di formule di integrazione alle preghiere dello Yasna. ...
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Gāthā Inni religiosi che costituiscono il nucleo più antico dell’Avesta, il corpo delle scritture canoniche dello zoroastrismo. Alcuni le considerano contemporanee alla predicazione dello stesso Zaratustra, [...] che vi parla di sé in prima persona ...
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Divinità della mitologia indiana, da identificarsi con lo Yima che nell’Avesta è rappresentato come il progenitore del genere umano. Nella religione vedica Y. è il re degli spiriti degli antenati, il quale [...] domina nel più alto cielo sul regno dei defunti. Fu il primo uomo e il primo a morire, e divenne il re dei morti ...
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. Forma neopersiana del nome avestico Vurthraghna (V. è nell'Avestā la divinità della vittoria da ricollegare con Indra Vṛtrahan, cioè "Indra uccisore di Vrtra", del pantheon indiano) che nell'età sāsānidica [...] (medio-persiano Vahrām) è portato da numerosi personaggi, fra i quali alcuni di notevole importanza nella storia della Persia.
Bahrām I. - Successe al fratello Ormazd I sul trono di Persia nel 273 e regnò ...
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ZEND
Antonino Pagliaro
. L'uso che della parola "zend" fece A. H. Anquetil Duperron (v.), scopritore dell'Avestā, associandola ad Avestā nel complesso Zendavesta, o servendosene a indicare la lingua [...] una falsa interpretazione del complesso tradizionale apastāk u zand. Infatti il pahlavī zand indica invece l'esegesi dell'Avestā, come si era venuta formando nella cerchia religiosa zoroastriana, cioè indica il complesso della letteratura in pahlavī ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...