Dantista e storico della filosofia (Spianate, Lucca, 1884 - Roma 1968). Gli studi di N. si sono articolati attorno a due temi fondamentali: gli sviluppi dell'aristotelismo nel Medioevo e nel Rinascimento [...]
Nei suoi numerosi lavori sulla filosofia medievale N. ha indicato una nuova prospettiva per lo studio dell'averroismo latino, individuandone la caratteristica nel suo porsi come fedele esposizione del testo aristotelico senza problemi di concordia ...
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Orientalista e storico del cristianesimo (Tréguier, Bretagna, 1823 - Parigi 1892). Storico e filologo acuto anche se spesso incline a trarre dai testi interpretazioni soggettive, pubblicò molti lavori [...] suo stato prima di essere ordinato suddiacono (1845). Proseguì intensi gli studi: nel 1849 fu in Italia per le ricerche sull'averroismo, tema della sua tesi, poi fu più volte in Oriente per missioni scientifiche. Prof. di ebraico al Collège de France ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] di E. G. Parodi, La Monarchia, in Dante, La vita, Le opere..., cit., e Del concetto dell'Impero in Dante e del suo averroismo, in Bullett. d. Soc. dantesca ital., XXVI (1919), di G. Solari, Il pensiero politico di Dante, in Riv. stor. ital., n.s., I ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] , condizionati da una particolare insistenza sulle possibili radici averroistiche, in sintonia con un'interpretazione dello stesso "averroismo latino" di cui oggi si può meglio comprendere la natura "ideologica" e le evidenti origini storiografiche ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] of Bologna: An Addendum, ibid., 9, 1974, pp. 125-129.
R. Manselli, La corte di Federico II e Michele Scoto, in L'Averroismo in Italia. Atti del Convegno dell'Accademia Nazionale dei Lincei (Roma, 18-20 aprile 1977), Roma 1979, pp. 63-80 (rist. in Id ...
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GUGLIELMO da Sarzano
Monica Cerroni
Nacque intorno agli ultimi decenni del Duecento a Genova, nel sestiere di Sarzano, da cui ereditò l'appellativo, se si deve accordare valore restrittivo alle indicazioni [...] 'imperatore dal papa Dante poteva contare su una tradizione filosofica solidissima, benché pervicacemente perseguitata dalla Chiesa: l'averroismo, diffuso oltre che in Francia anche in Italia, sosteneva infatti la separazione tra ragione e fede come ...
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PIGNATELLI, Ascanio
Luca Torre
PIGNATELLI, Ascanio. – Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1533, nel seggio di Nido, dall’unione tra il marchese Scipione e la seconda moglie, Isabella Caracciolo.
Dopo [...] l’influsso di esperienze culturali e filosofiche maturate allo Studio patavino prima e nella Napoli telesiana poi, dai dibattiti sull’averroismo a quelli sorti nel nuovo clima sensista.
Le Rime appaiono disposte per blocchi tematici (come il ciclo di ...
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FERRO, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque il 18 giugno 1509 a Venezia da Nicolò (provveditore a Peschiera, nel 1489-90 e, nel 1496-98, ad Asola nonché membro del Senato, morto, all'incirca, nel 1512) di Girolamo [...] e conoscenze. E - quando morì, il 16 nov. 1552, Sebastiano Foscarini, l'aristotelico, non esente da sospetti d'averroismo, titolare, nella Scuola di Rialto, della prestigiosa lettura pubblica di filosofia - si fece anche il suo nome quale possibile ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] critiche che insorgono ad assalirla nei suoi aspetti particolari e nel suo complesso, dall'interno e dall'esterno. L'averroismo, che esaspera la rigidità e l'immobilità del naturalismo aristotelico, tende a distruggere l'autonomia dell'individuo ed ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] all'umanista spiacevano invece l'interesse per le questioni naturali e le sottigliezze di logica formale. Dall'opposizione all'averroismo, attraverso la lettura di traduzioni latine di Platone, ma più per influsso di sant'Agostino, il Petrarca giunse ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
averroista
s. m. (pl. -i). – Seguace del filosofo arabo Averroè (v. averroismo); in partic., denominazione degli scolastici rappresentanti dell’averroismo latino.