Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] di Padova Nicoletto Vernia si sentì così preso di mira da pubblicare una palinodia in cui ripudiava quella stessa visione averroista dell'anima che aveva insegnato per ben trentatré anni. L'interesse ecclesiastico toccò l'apice nel 1513, con la Bolla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] orizzonte filosofico.
Al riguardo tre dati vanno posti in evidenza, e sono tali da rendere subito problematico il concetto di ‘averroismo politico’: a) Averroè non poté commentare la Politica, di cui non possedeva il testo, e dovette ripiegare su una ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] 10; 408b 19; 413b 25-27; 429b 5; 430a 17-23; De generatione animalium, 736b 27-29).
Prima della cosiddetta crisi averroista degli anni Sessanta- Ottanta del XIII sec., durante la quale Alberto Magno, Bonaventura e Tommaso d’Aquino misero in guardia ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] con Filippo il Bello, scrisse per lui e per Giovanna di Navarra l'Arbre de filosofia d'amor (1298) e combatté l'averroismo. Compì altri viaggi missionari; con l'elezione di papa Clemente V, sperò di trovare appoggi per la crociata (scrisse il De fine ...
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GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] (Corti, 1983, p. 7), il codice vaticano in cui è conservata la Quaestio reca tre testi legati all'elaborazione dell'averroismo radicale e un'opera del magister Antonio da Parma, medico e filosofo naturale. A ciò si aggiunga che il terzo manoscritto ...
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ACHILLINI, Alessandro
Bruno Nardi
Nato a Bologna il 20 ott. 1463 (o forse 1461), era figlio di Claudio e fratello di Giovanni Filoteo, nonché prozio del poeta Claudio.
Laureato nella patria università [...] , pp. 37-49; B. Nardi, Sigieri di Brabante nel pensiero del Rinascimento italiano, Roma 1945, pp.45-90; Id., Appunti sull'averroista bolognese A.A., in Giorn. critico d. filosofia ital., XXIII (1954), pp. 67-108 (questi due scritti sono riuniti nel ...
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VERITÀ
Bruno Nardi
È l'intrinseca coerenza e forza logica del giudizio, che, secondo Aristotele, "afferma essere quello che è, e non essere quello che non è". Ma sebbene il vero e il falso siano formalmente [...] Averroè e S. Tommaso si contentarono di affermare solo una relativa autonomia della ragione di fronte alla fede, i seguaci dell'averroismo latino si spinsero fino ad asserire la coesistenza d'una "doppia verità", di fede e di ragione, l'una opposta ...
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VERNIA, Nicoletto (Nicolò; Paolo Nicola)
Delio Cantimori
Filosofo, nato a Chieti, forse intorno al 1420; morto a Padova nell'ottobre del 1499. Insegnò a Padova dal 1465 al 1499. Le notizie sulla sua [...] In vecchiaia in seguito ad un incidente con il vescovo della città, P. Barozzi, che minacciò la scomunica agli averroisti, abbandonò la dottrina dell'intelletto immortale unico per tutta la specie umana, e insegnò quella ortodossa dell'immortalità di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] di questo editto. Raimondo Lullo (1232 ca.-1315/1316), per esempio, chiese nel Concilio di Vienna (1311) la proibizione dell'averroismo, scrisse numerose opere contro Averroè e i suoi seguaci e intendeva insegnare il corretto uso della ragione per il ...
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BACCILIERI (Bacilieri, de Bazaleriis), Tiberio
Cesare Vasoli
Nato a Bologna, forse nel gennaio del 1461, studiò filosofia nell'università della sua città natale, sotto la guida dell'averroista Alessandro [...] 1511. Non risultano sufficientemente provate le notizie relative ad un suo periodo d'insegnarnento a Treviso e a Ferrara.
Averroista, come il suo maestro dal quale accettò le note tesi sigeriane sull'unicità dell'intelletto, le influenze dei corpi ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
averroista
s. m. (pl. -i). – Seguace del filosofo arabo Averroè (v. averroismo); in partic., denominazione degli scolastici rappresentanti dell’averroismo latino.