BACCILIERI (Bacilieri, de Bazaleriis), Tiberio
Cesare Vasoli
Nato a Bologna, forse nel gennaio del 1461, studiò filosofia nell'università della sua città natale, sotto la guida dell'averroista Alessandro [...] 1511. Non risultano sufficientemente provate le notizie relative ad un suo periodo d'insegnarnento a Treviso e a Ferrara.
Averroista, come il suo maestro dal quale accettò le note tesi sigeriane sull'unicità dell'intelletto, le influenze dei corpi ...
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scolastica
Dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus. Il termine, in questa accezione sostantivata, ha la sua origine nel Rinascimento, e deriva dalla parola scholasticus, [...] le tesi peripatetiche, senza preoccuparsi della loro divergenza dal pensiero cristiano, anzi spesso sottolineando tale divergenza (l’averroismo fu condannato da Stefano Tempier nel 1277); il tomismo, che tentava invece il più completo concordismo tra ...
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TROMBETTA, Antonio (Trumbeta Antonius, Tubetta Antonius)
Michele Lodone
– Nacque nel 1436 a Padova da Pietro, di modeste condizioni sociali.
Nel testamento dettato in punto di morte ricordò la sua costante [...] 289-301; P. Scapin, La metafisica scotista a Padova dal XV al XVII, pp. 485-538); A. Poppi, L’averroismo nella filosofia francescana, in L’averroismo in Italia, Roma 1979, pp. 175-220 (poi in Poppi, 1989, pp. 219-270); Id., La filosofia nello studio ...
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I' vegno il giorno a te infinite volte
Mario Pazzaglia
Sonetto (abba abba; cde edc) di Guido Cavalcanti a D., come attestano sia, esplicitamente, il cod. Mezzabarba, sia, nella restante tradizione (Chigiano [...] i due quando D. si sentì chiamato verso le più complesse esperienze di pensiero che sboccarono poi nel poema, opposte all'" averroismo " del suo primo amico (Nardi); su questa via, il Padoan è giunto a proporre l'identificazione dell'" annoiosa gente ...
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Alderotti, Taddeo (Thaddaeus Florentinus)
Arnaldo D'addario
È il medico che D. ricorda (Pd XII 83) come uno fra i più noti maestri di quell'arte viventi nel suo tempo, e (Cv I X 10 Taddeo ipocratista) [...] . L. Frati, Per due antichi volgarizzamenti: II. L'Etica di Aristotele volgarizzata da T. di A., in " Giorn. stor. " LXVIII (1916) 192-195; B. Nardi, L'averroismo bolognese nel secolo XIII e T.A., in " Rivista di storia d. filos. " IV (1949) 11-22. ...
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E più noto col nome di cardinale Caetano (Gaetano, lat. Caietanus) dalla città di Gaeta, ove egli nacque il 20 febbraio 1468. A 16 anni entrò tra i domenicani e studiò prima a Napoli, indi a Bologna. Nel [...] S. Tommaso, la sua personalità si rivela netta in varî punti dei suoi scritti; in filosofia combatte l'averroismo, e nell'interpretare la Scrittura adotta il senso letterale per portarsi sullo stesso terreno dei luterani: sistema che incontrò ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] of Bologna: An Addendum, ibid., 9, 1974, pp. 125-129.
R. Manselli, La corte di Federico II e Michele Scoto, in L'Averroismo in Italia. Atti del Convegno dell'Accademia Nazionale dei Lincei (Roma, 18-20 aprile 1977), Roma 1979, pp. 63-80 (rist. in Id ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] "della stessa natio Judaica per svolgere una politica culturale […] per propagandare un averroismo moderato, vicino per molti aspetti al tomismo. Averroismo che è anche molto comodo per diffondere le dottrine politiche dell'imperatore" (Sermoneta ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] di un Tractatus de arte et modo disputandi, e di un De fallaciis.
Ignota è la data di morte di Gentile. Urbano Averroista nella sua Expositio commentarii Averrois super Physicam, risalente al 1334 lo menziona come già morto.
Edizioni delle opere di G ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] limiti del determinismo causale (che inoltre può sempre essere modificato da cause soprannaturali). Per contro, l'averroismo latino, in contrasto con le dottrine ortodosse, propugna un determinismo universale di carattere fatalistico. Nel periodo di ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
averroista
s. m. (pl. -i). – Seguace del filosofo arabo Averroè (v. averroismo); in partic., denominazione degli scolastici rappresentanti dell’averroismo latino.