Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] l'ingegno di Tommaso e gli fa vedere ciò che sfuggiva agli avversarî: se l'intelletto attivo fosse uno alla maniera averroista, l'uomo non potrebbe parteciparne: perché ciò di cui si può partecipare è la specie intelligibile, non l'intendere ch'è ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] di E. G. Parodi, La Monarchia, in Dante, La vita, Le opere..., cit., e Del concetto dell'Impero in Dante e del suo averroismo, in Bullett. d. Soc. dantesca ital., XXVI (1919), di G. Solari, Il pensiero politico di Dante, in Riv. stor. ital., n.s., I ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Cavalcante del
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze da Schiatta nella prima metà del sec. XIII. Allora i Cavalcanti, di origini borghesi e mercantili, erano ormai assurti allo status magnatizio [...] , Dante era stato certamente in gioventù, quando più – si badi – subì l’influenza di Guido Cavalcanti; il cui averroismo ebbe sempre coloriture decisamente ereticali, come ha ormai persuasivamente dimostrato nei suoi saggi B. Nardi. Di Averroè Dante ...
Leggi Tutto
intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] dell’i. a. all’illuminazione divina. La lettura di Averroè è invece segnata da almeno due fasi. In una prima fase (primo averroismo), il commentatore viene letto alla luce di una possibile armonizzazione con la dottrina cristiana: l’i. a. è, come l ...
Leggi Tutto
ACHILLINI, Alessandro
Bruno Nardi
Nato a Bologna il 20 ott. 1463 (o forse 1461), era figlio di Claudio e fratello di Giovanni Filoteo, nonché prozio del poeta Claudio.
Laureato nella patria università [...] , pp. 37-49; B. Nardi, Sigieri di Brabante nel pensiero del Rinascimento italiano, Roma 1945, pp.45-90; Id., Appunti sull'averroista bolognese A.A., in Giorn. critico d. filosofia ital., XXIII (1954), pp. 67-108 (questi due scritti sono riuniti nel ...
Leggi Tutto
vico
Bruno Basile
Nel senso proprio di " strada ", " via ", ricorre solo in Pd X 137 Sigieri / ... leggendo nel Vico de li Strami, / silogizzò invidïosi veri. Si tratta di una traduzione fedele della [...] de Brabant, Lovanio 1911, e F. Van Steembergen, Les ævres et la doctrine de Siger de Brabant, Bruxelles 1938; B. Nardi, L'averroismo di Sigieri e D., in " Studi d. " XXII (1938) 83 ss.; M. Grabmann, Siger von Brabant und D., in " Deutsches Dante ...
Leggi Tutto
SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] Siffatto atteggiamento preparò il criticismo e in parte lo scetticismo del secolo seguente. I suoi campioni, i cosiddetti averroisti, tra i quali Sigieri di Brabante (morto nel 1282) e Boezio di Dacia (Danimarca), furono violentemente combattuti dai ...
Leggi Tutto
EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] , oltre che "barbare", irrimediabilmente in conflitto con la religione. Primo frutto della sua ostilità nei confronti dell'averroismo fu l'edizione di tre testi, fino allora inediti, redatti da uno dei più rinomati teologi scolastici agostiniani ...
Leggi Tutto
Avicenna (ibn Sīnā)
Carlo Giacon
Medico e filosofo persiano nato nel 980 (370 egira) presso Buchara, morto ad Hamadān nel 1037 (428 egira). Scrisse alcune opere in persiano e altre, le principali, in [...] ; fu molto stimato da Alberto Magno e da Tommaso d'Aquino, ma poi venne oscurato dal prevalere di Averroè e dall'averroismo.
Le traduzioni latine di A. erano nelle mani dei dottori e maestri medievali; è però opinione comune (dalla quale differisce C ...
Leggi Tutto
Grabmann, Martin
W. Theodor Elwert
Storico della filosofia (Winterzhofen, Baviera, 1875 - Eichstätt 1949); sacerdote cattolico, professore di dogmatica al seminario vescovile di Eichstätt, dal 1913 [...] Geistesleben, III, trad. ital. in " Rivista Filos. Neoscolastica " XXXII (1940) sostenne che Sigieri si era staccato dal suo averroismo originario e che fu apprezzato in seguito per la sua profonda conoscenza della filosofia di s. Tommaso. All ...
Leggi Tutto
averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
averroista
s. m. (pl. -i). – Seguace del filosofo arabo Averroè (v. averroismo); in partic., denominazione degli scolastici rappresentanti dell’averroismo latino.