CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] tenta di conciliare l'atomismo di Democrito con la teoria platonica delle idee, nonché con Aristotele e con Averroè; di quest'ultimo sembra accettare anche la teoria della doppia verità, soprattutto per salvaguardare la libertà di esprimere opinioni ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] e la filosofia della natura, insegnate sulla base del pensiero di Aristotele e dei suoi commentatori, a cominciare da Averroè [...>. Nel 1290 a Bologna la facoltà medica si ristruttura, costituendo un modello, un esempio da imitare. La imita ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] , Avicebron, Maimonide; una svolta decisa fu la ripresa dell’eredità di Aristotele da parte dei dotti islamici Alfarabi e Averroè, che aprirono la via alle traduzioni di Alberto Magno e Tommaso d’Aquino, autori di summae teologico-filosofiche ove la ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] averroistica che impronterebbe la sua attività didattica.
Ad ogni modo - influenzata o meno che sia dal commento d'Averroè la lettura d'Aristotele officiata a Rialto e si estremizzi o meno l'averroismo lungo la docenza foscariniana - resta ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] il Martí pone a contribuzione della sua tesi gli argomenti di al-Ghazālī, di al-Fārābī, di Avicenna e di Averroè; si serve dell'opera del filosofo musulmano e mostra larghe conoscenze del Corano. Per suggerimento del Penyafort, Giacomo I introduce ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...